Infermieri comaschi “scippati” dal Ticino: «Ci pagano il triplo»

Il caso Professionisti introvabili, qui ne mancano 500. Pesa la concorrenza svizzera: «Bandi spesso deserti». «Se non si adeguano gli stipendi andrà ancora peggio»

Infermieri comaschi “scippati” dal Ticino: «Ci pagano il triplo»
Una manifestazione degli infermieri comaschi fuori dalla Prefettura
(Foto di archivio)

In Ticino sta ripartendo la caccia all’infermiere. La carenza di queste figure è un problema che tocca anche la Svizzera. Risultato: le strutture sanitarie elvetiche “saccheggiano” le zone di confine, a partire dal Comasco, riuscendo ad attrarre - in primis grazie agli stipendi molto elevati - un gran numero di professionisti. E così a rimanere sguarnita è proprio la provincia di Como, dove si stima manchino almeno 200 infermieri.

Sul nostro territorio le nuove leve non sono sufficienti, proprio per la costante emorragia verso la Svizzera. Del resto un giovane appena specializzato qui incassa circa 1.500 euro, mentre superata la frontiera anche più di 4.500 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA