Infermieri in fuga: «La Svizzera li paga più del doppio»

Sanità Da noi all’inizio prendono 2.600 euro lordi ma se vanno oltreconfine lo stipendio è di 5.500. Coppia (Uil): «Il bonus è legge, la Regione lo applichi»

Lo stipendio degli infermieri in Svizzera, a parità di potere d’acquisto, è superiore del 46,2% rispetto a quello dei colleghi a Como.

Lo certifica il “Centro per la ricerca economica applicata in sanità” nel rapporto annuale, presentato ieri. Nel documento la fuga dei sanitari è messa in relazione anche all’invecchiamento della popolazione: entro il 2040 gli “over 80” a Como e provincia aumenteranno del 30%.

Disparità di trattamento

Più volte Ordini professionali e sindacati hanno denunciato la disparità di trattamento dei professionisti della sanità nostrani rispetto ai colleghi nei vicini Paesi europei. In Svizzera un infermiere guadagna fino a 5.500 euro lordi al mese contro i 2.600 lordi previsti entro i nostri confini a inizio carriera. Di contro però oltre la dogana la vita è più cara - per esempio per le assicurazioni sanitarie - e ci sono meno tutele. Ciò nonostante secondo l’ultimo rapporto Crea a parità di potere d’acquisto i nostri infermieri guadagnano il 46,2% in meno confronto ai colleghi impiegati in Svizzera.

Non solo, in Italia si prende il 56% in meno rispetto agli infermieri al lavoro in Germania e il 20% meno rispetto all’Inghilterra. «Lo stipendio di un infermiere italiano – si legge nel documento – sempre a parità di potere d’acquisto, è inferiore del 19% rispetto allo stipendio medio riconosciuto in venti nazioni europee prese a riferimento».

A Londra e a Berlino la disparità è ancora più ampia per i medici, però in Italia negli ultimi dieci anni gli stipendi dei camici bianchi hanno visto un aumento pari al 16%, invece per gli infermieri lo scatto è stato pari del 4%. Da 32.600 euro lordi annui si è così passati a 33.900, quando in Ticino si superano i 70mila euro l’anno.

La ricerca di Crea si focalizza anche sull’invecchiamento della popolazione. Complessivamente in Italia oggi ci sono 6,22 infermieri ogni mille abitanti, a Como questa cifra è inferiore ed è pari a 6,1. Guardando agli over 75, sempre a livello nazionale, gli infermieri sono 52,3 ogni mille, mentre a Como 50,6. Il timore è che l’aumento dei grandi anziani e il corrispondente incremento dei bisogni di cura faccia definitivamente perdere l’equilibrio alla bilancia. Basti dire che secondo le previsioni Istat nella nostra provincia gli over 80 entro il 2040 aumenteranno rispetto a oggi, da 45.504 a 59.203, con un balzo quindi del 30%.

«L’indennità di frontiera per i sanitari ormai è legge – dice Massimo Coppia, segretario della Funzione pubblica della Uil del Lario – abbiamo perciò sollecitato la Regione Lombardia a calcolare in fretta questo bonus così da aumentare subito le buste paga dei nostri infermieri e medici. Senza magari dimenticare i tanti assistenti e operatori che sono in servizio nei nostri ospedali e nei nostri ambulatori che pure meriterebbero un premio. È molto difficile reperire anche questo tipo di risorse professionali».

Il concorso

L’Asst Lariana ha bandito un concorso da 130 posti alla fine dell’anno scorso, messi sotto contratto quasi altrettanti candidati ha subito dovuto aprire un altro bando per trovare altri 100 infermieri necessari a soddisfare il fabbisogno negli ospedali e sul territorio. Anche il Valduce, soprattutto in Pronto soccorso, ha gravi vuoti nell’organico e le residenze per anziani ormai da anni non trovano nuovi infermieri.

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