Infermieri, ne servono almeno trecento e l’università aumenta i posti: 25 in più

Salute Al via oggi i test di ingresso all’Insubria: gli iscritti sono 639, per un totale di 466 posti. Aumenta la disponibilità anche a Medicina, il Sant’Anna apre un bando per 130 assunzioni

Infermieri cercansi, nel Comasco ne mancano almeno 300. L’università ha aumentato di un quarto i posti a disposizione per la laurea e l’ospedale ha aperto un bando per 130 contratti.

Oggi a Varese si svolgeranno i test d’ingresso per le professioni sanitarie dell’università dell’Insubria. Gli iscritti sono 639, in totale vengono messi a bando 466 posti. Candidati e banchi sono di più rispetto all’anno scorso (491 iscritti per 392 posti). A Como ha sede il corso di infermieristica che ha sempre accolto massimo 75 matricole e che invece da quest’anno invece apre le porte a 100 nuovi studenti. Le lezioni si svolgono in via Valleggio, la parte pratica all’ex Sant’Anna in via Napoleona. Il ministero dell’Università da mesi sta cercando di ampliare le fila dei giovani sanitari per invertire la rotta circa la grave mancanza di personale negli ambulatori e negli ospedali.

Tre opzioni

Non è comunque detto che oggi tutti supereranno il test e non è nemmeno detto che i posti per diventare infermiere vengano tutti riempiti, anzi. I candidati infatti esprimono tre preferenze, chi ottiene il voto migliore in genere sceglie fisioterapia, un corso storicamente sempre al completo (per 38 posti le domande pervenute sono 253). Hanno invece scelto come prima opzione il corso di infermieristica a Como solo 44 studenti, per altri 25 questa laurea è una seconda scelta. La speranza è che i tanti esclusi da fisioterapia si spostino su infermieristica. Va molto meglio il corso di infermieristica erogato a Varese (88 prime scelte, 136 seconde scelte per 100 posti totali). Tra le altre professioni sanitarie con i corsi in funzione solo nelle sedi varesine c’è per esempio ostetricia (20 posti per 67 domande) oppure igiene dentale (47 domande e 20 posti). A livello nazionale le iscrizioni ad infermieristica quest’anno come già successo l’anno scorso hanno segnato una flessione netta, circa il 10%. Segno, spiegano ordini e federazioni, di una disaffezione rispetto a un mestiere giudicato difficile e faticoso. Secondo la presidente della Federazione nazionale ordini e professioni infermieristiche Barbara Mangiacavalli è addirittura «a rischio l’articolo 32 della Costituzione senza cambi di rotta». «A Como e provincia servirebbero almeno 200, 300 infermieri in più – commenta Giuseppe Chindamo, il presidente dell’Ordine degli infermieri di Como –. Per aiutare gli ospedali, ma anche il territorio, il privato, le Rsa. Il bisogno non cambia, anzi aumenta. L’unica leva è aumentare i salari, altrimenti proseguirà la fuga verso la Svizzera».

Il nuovo concorso

Nel frattempo l’Asst Lariana ieri ha pubblicato un bando per assumere 130 nuovi infermieri. Le domande devono essere presentate entro il 12 ottobre. Le prove si terranno il 24 ottobre a San Fermo, il 13 novembre i colloqui.

Visto che non mancano soltanto infermieri, ma anche giovani medici, il ministero dell’Università ha assegnato più posti anche ai corsi di laurea di medicina. L’Insubria a Varese è passata da 150 a 199 banchi. Sempre a proposito di formazione i giovani medici freschi di laurea stanno aspettando la pubblicazione, slittata a ottobre, dei posti a disposizione nelle scuole di specializzazione. Per medicina l’Insubria organizza parte di questi corsi anche internamento al Sant’Anna insieme all’Asst Lariana. Le categorie degli studenti e di camici bianchi parlano di un «ennesimo schiaffo in faccia ai giovani medici», costretti sempre a una corsa contro il tempo.

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