Infiltrazioni, crolli e traslochi forzati: sono sempre più malconce le scuole a Como

Il caso Oggi in Comune un nuovo vertice con i dirigenti degli istituti comprensivi cittadini. Dagli infissi di via Brambilla alle scale della Parini: l’elenco degli interventi urgenti è lunghissimo

L’elenco dei lavori di cui hanno bisogno disperatamente le scuole continua ad allungarsi.

Questo pomeriggio in Comune è attesa una nuova riunione con i presidi degli istituti comprensivi cittadini per fare ancora il punto sull’edilizia scolastica. Un incontro che si è tenuto anche a fine marzo, da allora però i cantieri in partenza continuano a farsi aspettare. I dirigenti scolastici attendono un crono programma puntuale. L’amministrazione aveva promesso di stilare un elenco di interventi da fare secondo priorità già dopo i sopralluoghi effettuati a tappeto lo scorso autunno.

Finestre e scarichi fognari

Ecco i guai più rilevanti di cui soffrono le nostre scuole.

In via Brambilla lo scorso luglio è crollata una finestra su un’auto parcheggiata in cortile, per fortuna vuota, la ragione dell’incidente è che gli infissi sono marci, aspettano di essere rifatti da troppo tempo. Così aveva promesso il Comune già sette anni fa, quando la scuola elementare aveva compiuto cento anni. L’intervento, messo in programma da Palazzo Cernezzi, ancora è fermo. Ma ci sono una sessantina di finestre d’epoca da cambiare e non è scontato si faccia in tempo per settembre.

Alla Parini le scale principali sono inagibili da marzo 2022, gli alunni devono fare il giro, l’intervento è stato rinviato più volte e dovrebbe essere fatto durante la pausa estiva. In via Zezio i giardinetti stanno cedendo, c’è un dilavamento dei terreni in corso da tempo. In via Fiume c’è il cancello da riparare. Anche il cancello di piazza IV novembre ad Albate attende di essere sistemato questa estate, da mesi è pericolante. Almeno così recita il cartello appeso all’ingresso.

Alla Corridoni finiti i lavori di messa in sicurezza il mese scorso la facciata è crollata, il rivestimento esterno della elementare di via Sinigaglia è rimasto di cemento grezzo. In via Perti dopo le ultime piogge il secondo piano già inagibile continua a imbarcare acqua.

A Prestino occorre da tempo ripristinare l’accesso pedonale e carraio del plesso di via Isonzo. In via Giotto ci sono problemi di infiltrazioni. La rete fognaria della scuola di via Picchi doveva essere rifatta in primavera, con degli scavi programmati in giardino, ma gli alunni non sono stati trasferiti e siamo ormai a fine anno. Invece sono stati trasferiti a febbraio i bambini delle materne di via Amoretti, ma a Monte Olimpino i lavori non sono ancora iniziati. Come non sono partiti i cantieri per ingrandire le elementari di Sagnino, dovendo accogliere da settembre gli studenti delle medie del quartiere malmesse che il Comune ha deciso di chiudere.

Giù i controsoffitti

A Rebbio il mese scorso in via Cuzzi sono crollati dei controsoffitti e ad oggi l’acqua continua a scendere sui pavimenti. In via Giussani un blocco di servizi igienici è stato chiuso tre mesi fa a causa di perdite alle tubature. In via Varesina l’uso del cortiletto esterno è stato inibito per via di alcuni muretti fuori norma dopo un sopralluogo dell’Ats circa un mese fa, le irregolarità contestate erano già state segnalate in passato.

Questo è il quadro, con ogni probabilità non esaustivo.

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