Insubria, l’ora del rigore. Sanzioni disciplinari record con Tagliabue

Università Mai così tanti procedimenti contro i professori dell’Ateneo. Sotto l’ex rettore Coen solo un docente sotto accusa mentre l’attuale ha già firmato cinque provvedimenti

Le proporzioni sono impari. Il ricorso allo strumento del provvedimento disciplinare è cresciuto in maniera esponenziale durante il rettorato di Angelo Tagliabue. Se sotto il “governo” di Alberto Coen Porosini fu proposta e decisa una sola sanzione (un secondo procedimento non portò alcuna proposta di sanzione da parte dell’allora rettore), con Tagliabue, i provvedimenti già sono stati cinque, di cui tre diretti contro il suo vice Stefano Serra Capizzano. Questi, almeno, sono quelli a conoscenza de La Provincia: la richiesta dei dati ufficiali inviata mercoledì all’ufficio stampa dell’Insubria è rimasta lettera morta, senza risposta.

La guerra contro il prorettore vicario

Serra Capizzano riceve la prima sanzione disciplinare di dieci giorni nel febbraio del 2021, impugnata davanti al tar dallo stesso prorettore. Sono giorni di grande tensione all’interno del dipartimento di Scienze umane: il docente Pierre Dalla Vigna ha inviato a tutti i componenti del Disuit una mail «sullo stato del dipartimento, che, come molti di voi concorderanno, sta passando un gran brutto periodo». Nonostante le buone intenzioni, il risultato dello scritto non sarà il disarmo all’interno del Disuit, anzi tutto il contrario. A questa mail risponde Giulio Facchetti, presidente del corso di Scienze della comunicazione, annunciando una replica al lungo discorso «che contiene affermazioni di principio condivisibili, esagerazioni, giochi ironici, ma anche affermazioni di fatto non precise, per mancata conoscenza di dettagli essenziali».

A una mail successiva dello stesso Facchetti risponde Serra Capizzano, utilizzando più volte un appellativo ritenuto offensivo dal direttore di Scienze della comunicazione. La lettera viene inviata per conoscenza al rettore: da qui parte il procedimento che arriverà a sanzionare disciplinarmente il vicario lariano.

Il secondo procedimento - per cui c’è solo una proposta di sanzione - riguarda l’intervista rilasciata da Serra Capizzano al nostro quotidiano, che evidentemente non è piaciuta al rettore al punto di aver deciso di prendere provvedimenti per zittire i contestatori. Il terzo, invece, risale a quando il vicario avrebbe detto a due studentesse del comitato paritetico (la commissione per la didattica) circa la decisione di introdurre l’insegnamento del greco antico nel corso di Scienze delle comunicazioni, definita «stravagante e anomala» e motivata dalla necessità di «sistemare come docente qualcuno di conoscenza».

I disciplinari contro i professori “ribelli”

In questo incontro era presente anche un professore del Disuit, il quale pure lui è finito davanti al consiglio di disciplina per aver «assecondato» le parole del vicario, annuendo. Il quinto decreto, firmato dal rettore Tagliabue con una proposta di sanzione disciplinare, è a carico di un’altra docente sempre del Disuit, legata al corso di scienze delle mediazioni. La professoressa avrebbe espresso perplessità sul concorso da ricercatore per la lingua inglese finito sotto la lente delle fiamme gialle. Per la docente è stata chiesta una sospensione di 15 giorni dallo stipendio. Ora la palla passa al consiglio di disciplina. Intanto, l’inchiesta della Guardia di finanza su alcuni concorsi pubblici per dei posti da ricercatori è ancora in corso.

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