L’allarme dopo la decisione del Comune sul pontile: «Villa Geno ai taxi boat? Un pericolo»

Il caso Non convince la scelta di traslocare da Sant’Agostino; a preoccupare è soprattutto la foza del moto ondoso: «La sicurezza? All’interno della zona portuale bisognerebbe anzitutto andare piano, ma nessuno rispetta i limiti»

Il pontile a Villa Geno riuscirà ad ospitare, così esposto alle onde, centinaia di turisti? Questa è la domanda che in queste ore discutono le decine di operatori impegnati ad offrire tour in barca e noleggio di motoscafi.

La giunta comunale infatti, dopo diversi tentativi non riusciti per meglio regolare l’unico approdo a Sant’Agostino, ha deciso di consegnare per otto anni il pontile alla Guardia di Finanza. Spostando tutti i taxi boat e il carico scarico vicino a Villa Geno, su una passerella ad oggi in concessione alla società Sunlake. Questa società deve restituire l’attracco entro luglio, ma Csu che gestirà l’approdo per conto del Comune potrebbe cercare di stringere i tempi.

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Le giuste contromisure

«Se giustamente il problema di Sant’Agostino è la sicurezza - commenta Alberto Luisetti, per Lake Como boat tour – mi domando se il pontile di Villa Geno per come è messo sarà capace di garantire la stessa sicurezza a centinaia di turisti tutti i giorni».

Alcuni noleggiatori e tour operator con video e fotografie sottolineano in particolare come il pontile di Villa Geno sia più esposto alle onde rispetto al porto di Sant’Agostino, tanto da rendere più complicato l’imbarco dei turisti. È di questa opinione anche l’agenzia Well Como Lake. Di contro però un buon numero di barcaioli difende la decisione di spostare l’approdo. «All’interno della zona portuale bisognerebbe anzitutto andare piano, ma nessuno rispetta i limiti - dice Fabio Crivelli per Como lake boat charter – e poi c’è la Navigazione che con i suoi battelli ha bisogno di rispettare le rotte. Il crescente afflusso di taxi boat ha creato una oggettiva situazione di pericolo. Se a Villa Geno dovesse mancare lo spazio ci metteremo in fila. Ma per me ha senso cercare di regolare meglio l’unico vero attracco. Quanto alle onde in tutto il lago gli approdi sono esposti, dovremo prendere le giuste contromisure».

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Forze dell’ordine, Csu, Navigazione hanno più volte inoltrato al Comune segnalazioni circa possibili pericoli al molo di Sant’Agostino. La giungla di imbarcazioni ha creato anche episodi di tensione tra i vari operatori.

«Il pontile di Sant’Agostino era la giusta collocazione per il turismo di dieci anni fa – commenta Giorgio Porta, da più di trent’anni impegnato all’Aeroclub – ma oggi il traffico nautico in città e sul lago ha assunto ben altre proporzioni. I noleggiatori sono troppi e del resto la domanda da parte dei visitatori è esplosa. I problemi di sicurezza sono noti, come le tensioni tra i taxi boat. Dunque sono d’accordo con la scelta di spostare l’attracco, la scorsa estate in Sant’Agostino ho visto delle scene indescrivibili».

Martedì un incontro

C’è però il timore che gli stessi problemi visti al porto vengano semplicemente spostati al pontile di Villa Geno. «Con meno barche, attracchi, meno battelli pubblici – dice Porta – con un pontile più libero, non così tanto esposto, a mio giudizio, al moto ondoso. Onde che spesso vengono create dalle motonavi che vanno troppo veloci, con capitani inesperti se non alle prime armi che dovrebbero per legge acquisire un titolo qualificante prima di mettersi al timone».

Martedì mattina in Camera di Commercio Cna su impulso della Prefettura con tutti gli enti coinvolti ha organizzato un convegno aperto agli operatori del settore. L’obiettivo è fare chiarezza sulle regole del noleggio con e senza conducente.

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