La fatica post-Covid. Alle superiori aumentano i bocciati

Scuola Il numero di non ammessi cresce ovunque. Al Carcano anticipati a luglio gli esami di riparazione. E il Ciceri mette sotto processo i consigli orientativi

Aumentano i bocciati nelle scuole comasche. Almeno questo è quanto emerge dagli scrutini delle prime superiori che hanno reso noto i risultati di quest’anno. Il numero di non ammessi torna ad essere più o meno in linea con quello del 2019, e le scuole si interrogano sulle fatiche post Covid.

All’istituto Carcano più bocciati ma meno rimandati: «Elaborando i dati, è leggermente aumentato il numero dei non promossi, come da previsioni – commenta Roberto Peverelli, il dirigente - Si tratta di 117 bocciati su 1650 studenti. L’impressione è che siano diminuiti i ragazzi con debito. Quest’anno per il loro recupero abbiamo cambiato le regole interne, anticipando a luglio le prove. Sono in programma corsi con temi molto specifici fino al 6 del prossimo mese. Entro il 15 luglio, dunque, avremo terminato tutto».

Numero di non ammissioni alle classi successive in leggero aumento pure al Collegio Gallio di Como, con un 5% in più rispetto allo scorso anno. Se per il primo ciclo (elementari e medie) tutti gli studenti hanno ottenuto la promozione, nel secondo (liceo scientifico- scienze applicate) vi sono stati diversi non ammessi. Per quanto riguarda il liceo quadriennale internazionale le lezioni proseguono fino al 30 giugno. «Credo che i primi risultati della fine dell’anno scolastico siano la conferma della serietà della nostra scuola – sottolinea il direttore generale del Collegio Gallio, Fabio Monti - Il messaggio che ho dato e vorrei comunque dare ai ragazzi che non hanno ottenuto la promozione è che si tratta di un episodio recuperabile, da non vivere come un dramma o un fallimento, bensì con la consapevolezza che l’asticella della scuola e della vita si alza di anno in anno».

Percentuali di non ammessi basse all’istituto Matilde di Canossa: su 315 studenti circa il 2,5% dovrà ripetere l’anno, escludendo i ragazzi con debito formativo. «Si conferma il solito trend di non ammessi – il commento della preside Cristina Caprani - soprattutto alle classi del biennio dove si scontano gli errori nell’orientamento scolastico. Probabile che con la dad i numeri fossero più bassi, dato che ci si concentrava più sulle competenze trasversali piuttosto che valutare scrupolosamente le singole discipline».

Al liceo Ciceri leggera risalita delle bocciature, come evidenzia il preside Vincenzo Iaia: «I numeri parlano di circa 20 alunni in più non ammessi rispetto allo scorso anno. Su 1250 studenti circa il 7,5% non ha avuto accesso alle classi successive, considerando anche la crescita dei casi non validati per le assenze. I rimandi più sostanziosi si sono verificati nelle prime, dove andremo a verificare i consigli orientativi che hanno ricevuto, in modo da avere un quadro generale anche sotto questo punto di vista. In questi giorni abbiamo anche avviato una riflessione sui possibili danni del Covid ».

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