La Guardia di finanza negli uffici dell’università dell’Insubria a Como: si indaga sui rapporti con una Academy privata

L’inchiesta Fiamme gialle per ore nella segreteria del Dipartimento di scienze umane per acquisire documenti. Nel mirino l’accademia privata sponsorizzata dall’università il cui titolare è docente a contratto per il Disuit

La Procura ha aperto un’indagine per chiarire gli intrecci di rapporti tra una società che fornisce corsi di formazione a pagamento e l’università dell’Insubria. Nei giorni scorsi i finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziaria di Como si sono presentati nella segreteria - con sede in città - del Dipartimento di scienze umane dell’ateneo per acquisire decine di documenti, contratti e verbali. L’intervento delle fiamme gialle è legato a un fascicolo d’inchiesta aperto la scorsa estate dalla Procura cittadina, in seguito alle inchieste giornalistiche de La Provincia sul clima interno alla sede comasca dell’Insubria.

In particolare i finanzieri hanno chiesto, forti di un decreto di acquisizione firmato dal pubblico ministero Antonia Pavan, di avere tutto ciò che riguarda i rapporti tra il Disuit (ovvero il Dipartimento di scienze umane di via Sant’Abbondio) e la società marianese Shakazamba Academy.

Fino allo scorso aprile, quando il nostro quotidiano ha pubblicato le notizie riguardanti gli incroci tra la società di Mariano e l’ateneo comasco-varesino, il logo dell’Insubria campeggiava in grande evidenza sul sito dell’Academy privata. Non solo, ma sullo stesso portale web comparivano - con tanto di foto e di curriculum - numerosi professori (associati e ordinari) del Dipartimento di scienze umane indicati anche come docenti dell’accademia privata. Shakazamba è una società nata nel luglio 2020. Il cui amministratore, Christian Contardi, fin dal 2019 ha vinto almeno cinque concorsi per lo “svolgimento di attività altamente qualificate di docenza” per il corso di formazione “Specialista in social media e comunicazione digitale” organizzato (e pagato) dal Disuit dell’Insubria (e, di conseguenza, da denaro pubblico).

Fino a quando il sito di Shakazamba non è stato depurato da ogni collegamento con l’Insubria, nei giorni immediatamente successivi la nostra inchiesta giornalistica, come prima componente del corpo docenti dell’Academy compariva il nome di una professoressa ordinaria del Disuit. La stessa compare in tutti i concorsi, finiti con il contratto a Contardi, come componente della commissione giudicatrice assieme a due colleghi: un’altra professoressa, al secondo posto del corpo docente di Shakazamba, e al vincitore del concorso (che fonti interne all’Ateneo hanno portato all’attenzione della Guardia di finanza) come ricercatore a tempo determinato in inglese sempre per il Dipartimento di scienze umane. Pure lui compariva nell’elenco del corpo docenti dell’accademia privata.

Tradotto: docenti verosimilmente a contratto di una società privata, hanno assegnato nell’ambito di un concorso pubblico un incarico di alta specializzazione all’amministratore di quella stessa società privata. Questo incrocio di nomi e di incarichi, unito alla corsa da parte dell’università guidata dal rettore Angelo Tagliabue di far sparire ogni riferimento all’ateneo dal sito web della srl di Mariano, hanno incuriosito la Procura cittadina. Che ha aperto un fascicolo d’inchiesta (a carico di ignoti) e ordinato alle fiamme gialle di procedere a una acquisizione di atti e documenti. Avvenuta nei giorni scorsi. Una visita durata ore, quella della Guardia di finanza, che non è passata inosservata ai tanti docenti e studenti che frequentano l’ateneo e la sede dell’ex chiostro di Sant’Abbondio.

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