La materna chiusa, famiglie confuse: «Dove ci iscriviamo?»

Ponte Chiasso Fuori uso anche quella di Monte Olimpino. Un papà: «Per noi sarebbe già il secondo spostamento». La scuola raccoglie le domande: «Aspettiamo indicazioni»

Incertezza. È forse questa la parola che meglio racchiude lo stato d’animo di chi, in questi giorni, accompagna i bambini all’asilo di Ponte Chiasso.

La scuola dell’infanzia, infatti, ha i mesi contati: come confermato ieri dal provveditore Giuseppe Bonelli, dal prossimo anno scolastico i bambini che frequentano l’asilo di Ponte Chiasso dovranno spostarsi a Sagnino o Monte Olimpino. Qui, però, sorge un altro problema: sarà ultimato in tempo il cantiere di riqualificazione del plesso di via Amoretti che, esattamente un anno fa, aveva fatto traslocare una cinquantina di bambini? Sul punto c’è molto scetticismo, considerando che per un anno nessuno ha visto operai al lavoro. «Quando chiude una scuola, è sempre una brutta notizia - conferma Giovanni Porzillo, genitore di un bambino che frequenta la materna di Ponte Chiasso – Noi siamo di Monte Olimpino, ci siamo dovuti spostare per i lavori e ora ci rimanderebbero lì, ho qualche dubbio però che l’intervento possa finire in tempo, quella scuola non è messa bene. Non si capisce ancora come funzionerà. Chiudere questo plesso, comunque, sarebbe una perdita per tutti i bambini che vengono qui».

Recepito dalla Regione

Che sia destinato a chiudere, comunque, sembra ormai fuori discussione, essendo previsto dal piano di dimensionamento regionale che ha recepito la razionalizzazione decisa dal Comune (che ieri non ha voluto intervenire). Da considerare anche che la scuola dell’infanzia è l’unica per cui le iscrizioni sono cartacee: questo significa che i genitori potranno consegnare la domanda direttamente a Ponte Chiasso, poi saranno indirizzati verso i plessi disponibili.

«Le iscrizioni sono in corso, poi si vedrà quali saranno le indicazioni – conferma anche la preside Maria Cristelli – Il codice della scuola di Ponte Chiasso, comunque, è stato cancellato». Pochi dubbi, dunque, sul suo destino. E la rabbia nel quartiere cresce.

«Combatteremo»

«Noi continuiamo a combattere per salvare la nostra scuola dell’infanzia – sottolinea l’ex consigliere Vittorio Mottola, tra coloro che hanno portato avanti la petizione firmata dai residenti contro la chiusura della materna – L’obiettivo è che l’infanzia di Ponte Chiasso venga inserita nella primaria. Chi se ne intende di scuola dovrebbe partecipare a questa iniziativa. La materna può generare sul territorio una forma di cultura e socializzazione. Se noi portiamo fuori le persone, questo non avviene. Io aumenterei tutte le scuole delle periferie e le toglierei dal centro città. Il tutto si collega ai parcheggi e alla mobilità. I quartieri si stanno spopolando, nelle periferie manca tutto».

E conclude: «Se noi creiamo eccellenze di scuola sui territori in periferia, nessuno poi è spinto verso il centro. Siamo scuola di confine, dovremmo poter essere un esempio anche per la Svizzera».

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