La rotatoria a Breccia si farà. C’è l’accordo dopo 8 anni di liti

L’intervento Accantonate le vertenze tra Comune e proprietari delle aree. I cantieri per l’eliminazione del semaforo (e delle code) all’inizio di gennaio

Dopo otto anni passati tra progetti, ricorsi al Tar, Consiglio di Stato e una serie infinita di problemi è stata messa la parola fine alle liti che bloccavano la realizzazione della rotatoria di Breccia, tra via D’Annunzio, via Buschi e via Virgilio, la strada che porta alla piscina di Casate.

I primi ok nel 2015

L’intervento è ancora legato agli obblighi del privato (Esselunga) relativi all’autorizzazione per l’apertura di un centro commerciale nell’ex Trevitex di Camerlata, ma finora è rimasto congelato proprio perché, di fatto, non c’era la disponibilità delle aree (è infatti necessario espropriare alcune porzioni d i proprietà private) su cui realizzare la rotatoria.

Il rondò rientrava infatti nel pacchetto di opere pubbliche concordate nel 2015 tra l’amministrazione ed Esselunga. La giunta comunale nell’ultima seduta ha approvato «la variante al progetto definitivo “per le opere a supporto delle funzioni insediative da realizzarsi nell’ambito del P.I.I. Fisac-Trevitex – rotatoria di Via D’Annunzio – Via Virgilio – Via Buschi”, la cui realizzazione è interamente finanziata con fondi privati del soggetto attuatore, in attuazione delle obbligazioni convenzionali». Viene anche precisato che, dopo i pre accordi raggiunti con i proprietari delle aree «non sono pervenute osservazioni nei termini di legge a seguito della comunicazione di avvio del procedimento comportante la dichiarazione di pubblica utilità». Viene anche messo nero su bianco, come prevede la legge, che eventuali costi aggiuntivi nella realizzazione dell’opera rispetto a quanto inizialmente previsto saranno comunque integralmente a carico del privato. La giunta contestualmente ha approvato anche il progetto esecutivo che, di fatto, significa anche che viene « disposta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera» e che al termine del collaudo verrà stipulato l’atto notarile tra i due proprietari delle aree che vengono espropriate.

L’accordo raggiunto prevede infatti «il ridimensionamento della rotatoria e la traslazione verso ovest» comunque entro la fascia di rispetto della viabilità principale». Una volta ottenuti gli ultimi permessi verranno avviati i lavori veri e propri per la realizzazione del rondò che andrà ad eliminare il semaforo che, soprattutto nelle ore di punta, crea parecchie code e rallentamenti in tutta la via D’Annunzio. Il cantiere, da quanto si apprende, dovrebbe partire all’inizio dell’anno, tra gennaio e febbraio e durerà alcuni mesi.

C’è anche via Varesina

Si tratta infatti di opere più complesse, dal punto di vista tecnico, rispetto a via Giussani e a via Varesina (dove è attualmente in corso la realizzazione del rondò all’incrocio con via Lissi). Rispetto alle previsioni dell’amministrazione comunale, che contava di arrivare con le opere finite di entrambe le rotonde si è accumulato un ritardo di alcuni mesi. In ogni caso il 2024 sarà quello che vedrà chiuso il pacchetto di opere previste già nel 2015 e poi, tre anni più tardi, finite sui tavoli dei tribunali.

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