La scuola di via Perti rimarrà aperta: il Comune sconfitto al Tar

Como Prima sentenza sulla vicenda giudiziaria che ha visto contrapposte alcune famiglie e l’amministrazione comunale per il ridimensionamento dell’offerta scolastica

Como

Festeggiano le famiglie riunite nel comitato civico Nova Como per la vittoria ottenuta davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Rapinese. La scuola elementare di via Perti, storico edificio scolastico collocato in centro storico, a pochi passi da Palazzo Cernezzi, rimarrà aperta anche il prossimo anno scolastico, contrariamente a quanto indicato nel piano di riorganizzazione dell’offerta scolastica stilato dal Comune.

La vicenda

Le famiglie i cui figli fino a quest’anno hanno frequentato la scuola primaria Nazario Sauro avevano presentato ricorso contro la decisione della giunta di chiudere l’istituto lo scorso dicembre. La delibera di giunta con cui veniva annunciata la nuova organizzazione dei plessi scolastici cittadini e che prevedeva la chiusura anche dell’asilo Carluccio, situato in via Volta, dell’asilo di via Varesina (con trasferimento al vicino ex nido Nuvoletta) e dell’asilo di piazzale Giotto (accorpato alla primaria di via Isonzo) risale invece a settembre del 2024.

Un errore: prerogativa del consiglio

Una decisione che il Comune aveva spiegato fin dall’inizio appellandosi ai dati anagrafici, condivisi anche con il provveditore Giuseppe Bonelli, e a proiezioni che mostrano come molte aule scolastiche della città sono destinate a rimanere vuote. «Il numero dei plessi scolastici, nei 25 anni precedenti all’insediamento di questa Amministrazione, non è stato oggetto di rilevanti modifiche, nonostante, nel medesimo periodo, si sia assistito a un significativo aumento del tasso di denatalità che ha portato i nati (annui) a passare da n. 935 a n. 536; anche le proiezioni per l’anno 2024 confermano un ulteriore calo delle nascite» scriveva infatti la giunta nella delibera contro cui hanno fatto ricorso le famiglie della scuola di via Perti.

Per i giudici la decisione è di competenza del consiglio comunale e non della giunta

La delibera è stata annullata con una sentenza resa pubblica oggi e che deriva direttamente dall’udienza tenutasi il 27 maggio scorso. La ragione principale addotta dai giudici riguarda «l’incompetenza della Giunta comunale ad emanare le deliberazioni impugnate, trattandosi di atti riconducibili alla competenza consiliare». La delibera contenente il piano di riorganizzazione della rete scolastica, che il Comune ha condiviso con la Provincia e che è poi stata approvata dalla Regione, non si limita a «dare attuazione ad atti di programmazione presupposti» ma è anzi «espressione del potere di pianificazione e dunque di programmazione della rete scolastica», si legge nella sentenza. Eppure le attività di riorganizzare e pianificare, oltre che razionalizzare, la rete scolastica sono poteri riservati, secondo i giudici del Tar che per affermarlo si appellano a un decreto legislativo del 2000, il 267, al consiglio comunale.

Un caso simile per gli asili nido

La vicenda è molto simile a quella relativa alla chiusura dell’asilo nido Magnolia di via Passeri. Anche in quel caso, infatti, il Comune era stato sconfitto al Tar da un ricorso delle famiglie i cui figli frequentano il nido. I giudici del tribunale amministrativo regionale avevano sottolineato come la chiusura del Magnolia arrechi «un danno quanto meno in termini di maggior sacrificio e aggravio organizzativo delle famiglie per il raggiungimento del servizio». Anche in quel caso i giudici avevano specificato che la decisione di chiudere il nido costitutiva un’effettiva riorganizzazione dei servizi sul territorio, la cui competenza spetta al consiglio comunale e non alla giunta.

Leggi anche

Anche il Magnolia rimarrà aperto a settembre

Per quanto riguarda la delibera sui nidi, il sindaco ha deciso di riscriverla - assegnando questa volta la gestione di tutti i nidi comunali a entri privati del terzo settore - portarla quindi in consiglio, dove è stata approvata (con 9 voti contrari arrivati tutti dai banchi della minoranza). I genitori riuniti nel comitato Como a misura di famiglia hanno quindi deciso lo scorso aprile di presentare un nuovo ricorso su questa delibera e il Tar ha risposto con un’ordinanza che di fatto “congela” la situazione fino alla discussione nel merito della nuova delibera. Il Magnolia, insomma, come via Perti, a settembre nonostante tutto sarà ancora aperto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA