La sfida dell’inclusione: «Dal Lario grande risposta»

Il bilancio Il ministro Locatelli dopo l’evento sulla disabilità a Villa Erba: «Più di mille persone, anche da fuori. Colpita dalla presenza dei sindaci»

L’obiettivo: spingere le associazioni a fare rete. Il mezzo: un evento per incontrarsi. Il risultato: 1500 partecipanti, tra volontari, famiglie, studenti e 200 cittadini. «Le persone che ho incontrato uscendo da Villa Erba, venerdì pomeriggio, dopo ComoLake Inclusion, si sono detti “arricchiti”», racconta il ministro comasco Alessandra Locatelli, che nella sua agenda di impegni politici a favore dell’inclusione di persone con disabilità ha scelto di fare ritorno al suo territorio con una giornata intera di panel formativi. Un evento a suo modo unico, per il territorio, in quanto a propositi: «Le occasioni di fare rete nel mondo del sociale e della disabilità esistono, ma quello che volevamo fare era dare alle persone un’occasione per incontrarsi e per stare insieme».

Che l’incontro sia il centro del programma politico di Locatelli lo dice una frase che il ministro ama ripetere: «portare le persone al centro». Ma Locatelli deve anche fare i conti con un mondo di barriere (fisiche e mentali) che prima di essere definitivamente superate richiedono molta strada da percorrere. A partire dalla quotidianità e da come la si racconta. «L’evento era anche un momento di formazione per i giornalisti - spiega infatti il ministro - Chi racconta questo mondo deve essere consapevole di quanto stiano cambiando le cose al suo interno. Una consapevolezza che non può emergere solo quando si parla di eventi straordinari, positivi o negativi che siano. L’inclusione va ricercata nella quotidianità». Di qui, dunque, l’idea di far sì che le associazioni e i cittadini avessero un momento e un luogo per trovarsi a metà strada. Sono stati 1500 i presenti - alcuni arrivati dalle vicine province di Sondrio e Lecco, ma in generale dai territori lombardi, così come da altre regioni, prima fra tutte l’Emilia Romagna - con una particolare partecipazione degli studenti (100 quelli delle scuole coinvolte, ovvero il Volta, il Setificio e il Caio Plinio, ma altrettanti quelli che sono stati accompagnati dagli insegnanti a scoprire il mondo delle associazioni che si occupano di disabilità). «Per me è stata anche un’occasione di incontrare professionisti e rappresentanti del mondo privato e delle categorie professionali che non vogliono limitarsi all’assistenzialismo, ma vogliono supportarci nel percorso che stiamo facendo». Che dal G7 di Assisi, tenutosi lo scorso ottobre, è arrivato fino a Villa Erba, ma non finisce qui, perché Locatelli mira a organizzare altri appuntamenti dove «le istituzioni diano ai cittadini l’opportunità di capire qualcosa in più su questi temi non tramite incontri frontali, ma in maniera naturale e spontanea».

Locatelli si è poi detta sorpresa della presenza numerosa dei politici locali, in primis i sindaci: cinquanta in totale hanno scelto di partecipare all’evento. «Mi ha molto colpito il loro sostegno, così come la benedizione iniziale del cardinale». Il vescovo di Como, Oscar Cantoni, ha dato il via alla giornata di incontri: «Poi l’ho visto pieno di energia ed entusiasta nei confronti degli studenti», racconta il ministro.

«Abbiamo voluto creare un’occasione e Como l’ha colta - conclude - Spero si migliori sempre di più questa voglia di fare rete»

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