La squadra del sindaco? In aula solo silenzi. O quasi

Consiglio Una mozione su un’unità di misura, un “grazie” alla città gemellata - Nove i consiglieri di Rapinese mai intervenuti: «Tra noi discutiamo prima»

Como

La maggioranza dei consiglieri del gruppo “Rapinese Sindaco” in aula tace.

Dai verbali dei consigli comunali che si sono tenuti nel 2023 emerge che i consiglieri di maggioranza sono silenziosi. Nove su 19 non hanno mai preso parola nell’anno 2023. Più nello specifico, il capogruppo Gianfranco Rossetti è intervenuto 13 volte per esporre il parere della maggioranza sempre in maniera sintetica, ringraziando spesso per l’impegno gli attori che hanno portato avanti proposte e attività. Davide Niso è intervenuto sei volte per dare il parere della commissione che presiede, in una preliminare ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare Carlo Tavecchio e un’altra volta ha raccontato il suo primo anno in consiglio. «Sono poche le persone che si sono sedute qui dentro, che possono ritenersi dei politici ed è solo da loro che potrei accettare una critica. Volete sentire la nostra voce? Due sono le possibilità: o ne sarete stufi o non parleremo, perché il tempo è prezioso e la città ne ha già perso troppo. Vent’anni».

Carlo Mantero ha esposto venti volte i lavori della commissione di cui è responsabile e una sola volta ha domandato alle minoranza «se per coerenza non vogliano uscire dall’aula». Durante la precedente seduta dai banchi dell’opposizione infatti si erano levate delle proteste. Valentina Introzzi ha perso parola una volta per fare una precisazione sul tema delle disabilità. Cecilia Casella ha ricordato un maestro d’orchestra e ha dato informazioni sulla manifestazione “Io leggo perché”. Camilla Veronelli ha ringraziato il Comune gemellato di Fulda per averla ospitata a carnevale e una seconda volta, visto l’incalzare delle minoranze sulla scarsa partecipazione dei consiglieri di maggioranza, ha detto: «Non siamo pecore, ragioniamo con la nostra testa». Gaia Tagliabue ha presentato una mozione per chiedere una ricognizione dei parcheggi in città. Emilio Casati, Paola Tocchetti e Davide Bernasconi hanno solo esposto i lavori delle commissioni. Nessun intervento invece per Loredana Avogadro, Caterina Bellezza, Paola Ceriello, Valentina Rita Maria Di Pisa, Aldo Noseda, Arianna Pellegatta, Silvia Zanotta, Paola Zanotta e Patrizia Tagliabue. Quest’ultima consigliera però nel 2024 (dopo tre mesi senza consigli comunali in assenza di proposte da giunta e maggioranza) ha presentato una mozione sull’unità di misura Volt, chiedendo una modifica in Volta, per meglio celebrare il famoso concittadino.

Tramite il capogruppo Gianfranco Rossetti abbiamo domandato ai consiglieri di maggioranza di spiegare le loro ragioni. «La motivazione è che discutiamo prima tra noi i problemi – così risponde il capogruppo – con consiglieri e assessori, ma poi lasciamo alla giunta il compito di portare avanti i provvedimenti. Se comunque qualcuno vuole intervenire ben venga, però non abbiamo particolari problemi di dissenso interno». Anche dentro al gruppo c’è poco dibattito? «C’è, ma prima di andare in aula – dice Rossetti – e del resto abbiamo aderito ad un programma e a quello ci atteniamo».

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