La vertigine per loro non esiste: i “climber” che si sono arrampicati sul Duomo sono stati denunciati

Il fatto Cinque ventenni fermati ieri mattina dalla polizia: le “scalate” sarebbero il loro passatempo preferito. Scattano foto e girano video che poi postano sul web. Sono quattro francesi e un italiano della Bergamasca

Davanti agli agenti che li interrogavano, hanno semplicemente detto di essere dei “climber”, degli scalatori, con doti pazzesche di equilibrio e nessun problema di vertigine. Un gruppo di amici italo-francese insomma, conosciutisi per imprese simili postate su internet, è il protagonista della clamorosa scalata del Duomo di Como che ieri mattina è stata vista da cittadini che hanno chiamato subito i soccorsi.

L’ingente mobilitazione di forze dell’ordine – con l’impiego anche dell’elicottero del 118 – ha portato a bloccare e identificare i cinque ragazzi, quattro francesi (comprese due ragazze) e un italiano della Bergamasca che sono stati denunciati a piede libero con l’ipotesi di reato di invasione di edifici e, solo per i transalpini, anche di aver fornito agli agenti delle false generalità.

I giovani sono due ragazze parigine di 21 e 22 anni, due ragazzi in arrivo sempre dalla capitale francese (di 23 e 25 anni) e il già citato italiano di 21 anni, tutti già noti per “imprese” del genere. Basta del resto visitare uno dei loro profili social per scoprire quanto queste scalate fossero una pratica frequente. Non solo monumenti o chiese, ma anche ponteggi, gru, siti industriali, condomini e grattacieli in diverse parti d’Italia e d’Europa.

Nessun danno

Una passione testimoniata anche dalle foto che i ragazzi avrebbero mostrato agli agenti delle volanti, intervenuti sul posto ieri con i carabinieri della compagnia di Como e la polizia locale. Il Duomo è stato anche raggiunto dai vigili del fuoco che hanno collaborato sia al recupero degli scalatori, sia alla verifica della struttura che non sarebbe stata danneggiata. Questo nonostante uno dei testimoni che alla mattina aveva lanciato l’allarme, avesse visto – spaventandosi, immaginiamo – una delle ragazze del gruppo aggrappate ad una guglia della cattedrale.

Solo per passione

La prima telefonata alla centrale operativa del 112 è stata fatta quando erano le 7 della mattina. Non si sa al momento quando i ragazzi siano saliti sul tetto della cattedrale. Possibile che abbiano anche passato parte della notte (oppure tutta) sul tetto del Duomo armati di video e macchina fotografica. Queste imprese, infatti, vengono sempre documentate e altrettanto spesso poi postate sui social. Per questo motivo i cittadini che li hanno notati sul tetto della Cattedrale hanno visto che in mano avevano pure delle apparecchiature tecnologiche per effettuare le riprese.

Le volanti in poco tempo sono arrivate in piazza. Gli agenti, passando dall’interno della struttura, sono riusciti a raggiungere il tetto del Duomo dove già si erano rintanati i giovani che sono poi stati fatti scendere e portati in questura dove sono rimasti per ore. Sono stati tutti identificati e denunciati a piede libero. Nella tarda mattinata i vigili del fuoco sono tornati sul posto per verificare che non ci fossero danni, anche perché in tal caso le contestazioni penali avrebbero potuto essere altre.

Della scalata al tetto della Cattedrale di Como è stato anche informato il pubblico ministero di turno in procura, il pm Antonio Nalesso. A chi li interrogava i giovani hanno semplicemente risposto che scalare i monumenti è la loro passione.

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