Ladri in casa, sei furti ogni giorno

L’allarme Nelle ultime settimane sono aumentate in modo esponenziale le denunce per le abitazioni svaligiate. I ladri utilizzano auto intestate a prestanome per non far scattare l’alert delle telecamere che leggono le targhe

Tra le cinque e le sei segnalazioni al giorno. La città nelle ultime settimane è presa di mira colpita dai furti nelle abitazioni, tentati e riusciti. Presa di mira soprattutto la fascia sud, quella che da Rebbio porta ad Albate salendo fino a Lora per arrivare a Lipomo. Sono giorni impegnativi per le forze dell’ordine del territorio, polizia e carabinieri, alle prese con questa pressione che da un certo punto di vista era anche attesa, visto che tradizionalmente con l’avvicinarsi del Natale e con il buio che incombe presto, aumenta anche il numero dei ladri.

Trucchi e stratagemmi

Basta leggere i social per rendersene conto. Segnalazioni continue. Il fenomeno è conosciuto. Le “gazzelle” dell’Arma dei carabinieri e le volanti della polizia sono sul territorio per cercare di prevenire i colpi. Solo negli ultimi giorni abbiamo dato conto di ben tre inseguimenti, uno avvenuto proprio in centro a Como e concluso a Lipomo, con auto costrette a scappare a tutta velocità tallonate (in questo caso) dai carabinieri. Vetture che – come era accaduto anche a Faloppio, con la refurtiva che era pure stata recuperata – vengono, in caso di rischio di cattura, abbandonate lungo la strada.

Quello che sta emergendo, infatti, è un modo di agire che segue spesso lo stesso canovaccio. Le auto che vengono utilizzate dai topi di appartamento non sono mai intestate a loro, e spesso nemmeno rubate per non dare nell’occhio ai sistemi di lettura delle targhe dei comuni. Sono vetture che hanno un intestatario fittizio, con decine di altre vetture a lui riconducibili. Quella di domenica sera, con l’inseguimento del radiomobile dei carabinieri e l’auto recuperata (una Audi A4) aveva addirittura come proprietario un uomo detenuto nel carcere di Bergamo, con altre 20 vetture a lui intestate. È evidente, insomma, come non potesse esserci lui al volante ma altre persone che utilizzavano la vettura che ovviamente non era stata denunciata come rubata.

Per questo motivo, nelle scorse settimane, le forze dell’ordine avevano lanciato anche un appello ai cittadini, chiamati a segnalare ogni auto sospetta. Questo perché, proprio grazie ai sistemi di lettura delle targhe (purtroppo non tutti i comuni ne sono muniti) una vettura sospetta, con la targa già inserita nel sistema, può essere seguita e monitorata da carabinieri e polizia nei suoi spostamenti. Anche questo è accaduto di recente, sempre domenica sera, quando l’auto sospetta è stata vista passare prima da Lurago d’Erba, poi da Albavilla e infine da Albese, disegnando sulla carta una rotta ben precisa che ha permesso di carabinieri di intercettarla in centro a Como.

Segnalare ogni auto sospetta

Altro appello fatto dalle forze dell’ordine nei giorni scorsi, è legato all’utilizzo dei social: mai indicare pubblicamente la propria assenza da casa, informazione che potrebbe essere utilizzata anche da malintenzionati. Tornando ai furti delle ultime settimane, oltre all’utilizzo di auto intestate a “teste di legno”, c’è anche da aggiungere che spesso le bande hanno una stessa provenienza, essendo prevalentemente composte da rumeni, moldavi o anche marocchini. L’invito insomma è sempre il solito: segnalare appena possibile alle forze dell’ordine qualcosa di sospetto e stare anche un po’ più attenti, aiutando polizia e carabinieri nell’operazione non facile di contrasto a questo odioso reato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA