Lago sporco? Comune e Provincia sanno solo litigare mentre i battelli spazzini restano fermi

La polemica Il presidente della Provincia al sindaco: «Basta schiamazzi, risolvere i problemi». Ma è scontro sulle competenze. Rapinese: «Pulisca». Bongiasca: «No, è area portuale di Csu»

Due battelli fermi, il lago sporco e Comune e Provincia che, ancora una volta (dal 2009 va avanti lo scontro) litigano. Il mezzo più grande, dato dalla Provincia all’Autorità di Bacino che dovrebbe pulire fuori dalla diga non viene usato (sostengono che l’area sporca non sia di loro competenza) e quello in uso al Comune è stato fermato dalla stessa Provincia poiché la convenzione è scaduta. Risultato: nessuno rimuove i detriti a ridosso della diga strapiena di turisti e comaschi in questi giorni di festa. Il sindaco Alessandro Rapineseha chiesto a Villa Saporiti gli arretrati del costo del servizio (pari a circa 600mila euro) e ha chiarito: «La Provincia ci ha inibito dall’utilizzo del battello spazzino, quindi puliscano loro visto che ne hanno la competenza».

Ieri è arrivata la risposta del numero uno di Villa Saporiti Fiorenzo Bongiasca: «Il sindaco di Como è ora che passi dalle parole ai fatti, si sta comportando come se fosse ancora in minoranza invece di risolvere i problemi. Avevamo parlato con l’ex assessore Lombardi, ma in otto mesi non abbiamo avuto risposta sulla convenzione. Le istituzioni si devono incontrare e parlare per risolvere i problemi dei cittadini, non fare schiamazzi».

E sulle competenze dice che «la pulizia del primo bacino è oggetto di convenzione fra la Provincia e il Comune di Como dal 2003 poiché il primo bacino necessita di un livello di pulizia e attenzione che va oltre quelle che sono le funzioni delegate alla Provincia in materia, cioè la “tutela degli ambienti lacustri e fluviali compromessi da attività antropiche o da eventi naturali”. Non è corretto quanto dichiarato dal sindaco, che sostiene che competa alla Provincia la generica e ordinaria “pulizia del lago”.

Anzi, lo stesso Comune è ben conscio di dover provvedere alla pulizia di parte del primo bacino, con particolare riferimento alle aree demaniali date in concessione a Csu, altrimenti non si spiegherebbe come mai nel bando rifiuti l’ abbia inserita». Nel merito della richiesta di 700mila euro di arretrati, Bongiasca fa presente che «è stata inviata una settimana fa» e che «in base a quanto mi hanno riferito gli uffici nella convenzione con il Comune del 2016, riproposta nel 2019, si teneva conto dei problemi finanziari delle Province e il Comune aveva acconsentito ad utilizzare il battello senza rimborso, fatto salvo un generico diritto di rivalsa per il recupero delle somme anticipate, la cui evasione è però subordinata alla presenza di condizioni economiche e giuridiche che lo consentano».

Infine sulla zona sporca il numero uno di Villa Saporiti sottolinea che «domenica i tecnici provinciali hanno fatto un sopralluogo nel primo bacino, riscontrando una situazione normale. Le uniche aree in cui si è rilevato materiale sono quelle interne al Marina 2, la cui manutenzione è a carico del concessionario (Csu, che però non dispone di mezzi e finora la zona è sempre stata pulita dai battelli spazzini, visto che i detriti provengono da tutto il lago, ndr). Provincia e Autorità di Bacino provvedono alla pulizia delle superfici che restano nella pubblica disponibilità, qualora ci sia una situazione di criticità che comporti una compromissione dell’ambiente lacustre».

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