L’altro volto del turismo: bagni notturni e baldoria infinita

Laglio Una petizione contro «l’intollerabile situazione alla Riva del Tenciuu». Pozzi: «Servono interventi radicali per evitare una escalation, il problema va affrontato»

Schiamazzi notturni alla Riva del Tenciuu di Laglio che turbano il sonno dei cittadini, a volte anche con intervento delle forze dell’ordine, tanto da spingere a portare avanti una petizione «a firma di numerosi residenti che lamentavano questa intollerabile situazione con tanto di video a supporto».

Ecco, dunque, che il sindaco di Laglio Roberto Pozzi ha chiesto direttamente l’intervento del prefetto di Como Andrea Polichetti, per discutere del problema che interesserebbe anche altre realtà.

L’appello

A poco pare essere servito l’appello del primo cittadino lagliese alle numerose case vacanze (che in paese sono più di cinquanta), hotel e B&b affinché invitino i propri ospiti al rispetto della quiete.

«Quest’anno abbiamo avuto conferma di come anche il nostro villaggio abbia, definitivamente, acquisito una notevole vocazione turistica - ha detto Pozzi - anche se il core business è e deve rimanere, a mio avviso, quello legato alle seconde case, in particolare le ville di gran pregio che da sempre rappresentano il valore aggiunto, la peculiarità dei paesi del Lago di Como. Ma l’incrementato afflusso di turisti va gestito al meglio per evitare contraccolpi negativi, come gli episodi spiacevoli, che già questa estate abbiamo dovuto registrare».

Telecamere

È quindi entrato nel merito. «È capitato e capita che alcuni ospiti di strutture ricettive, dopo ricche libagioni e conseguente tasso etilico alle stelle, si abbandonino poi a schiamazzi, canti e balli che dalle strutture private si trasferiscono poi in aree a lago come l’apprezzata Riva del Tenciuu, sino all’alba – ha evidenziato Pozzi - con ovvia, comprensibile, irritazione di lagliesi che hanno perso sonno e nottata. A volte sono intervenute, su richiesta al 112, le Forze dell’Ordine ma, ovviamente, non sempre le pattuglie sono disponibili. Come amministrazione comunale ci siamo attivati nei confronti dei gestori di queste strutture ricettive chiedendo e ottenendo, almeno a parole, la massima collaborazione ma, è di tutta evidenza, che bisogna correre ai ripari con interventi radicali e mirati per evitare una deprecabile escalation di questi episodi».

E ha concluso. «Il problema credo sia sentito anche in altri Comuni e potrebbe essere affrontato al tavolo per la sicurezza che il prefetto di Como, sempre attento e disponibile, organizza e presiede. Al momento abbiamo in previsione l’ampliamento del sistema di videosorveglianza che fungerà da deterrente e contribuirà a garantire sicurezza e ordine pubblico».

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