Le strade secondarie come scorciatoie: a Monte Olimpino i residenti sono esasperati

Traffico In via Interlegno lunedì sera più di tre quarti d’ora per raggiungere la porta di casa. La colpa? Del cantiere in autostrada e delle alternative suggerite dai navigatori satellitari

I lavori in autostrada paralizzano interi quartieri della città.

Anche ieri mattina, nell’orario di punta dei pendolari, per attraversare il centro ci è voluta più di mezz’ora. Ogni giorno, da quando sono ripresi i cantieri nelle gallerie, centinaia di auto e camion escono prima e da Lazzago cercano di raggiungere l’altro capo della città intasando la viabilità ordinaria. Guidati dai navigatori però tanti pendolari della macchina si avventurano anche in strade secondarie inadatte ad accogliere grandi volumi di traffico.

Un concerto di clacson

E così, per esempio, è successo che lunedì sera per tre quarti d’ora via Interlegno a Monte Olimpino è rimasta completamente bloccata. Poco meno di cinque auto di residenti tra le 18 e le 19 stavano cercando di risalire, mentre dall’altra direzione in senso opposto ben 65 veicoli contati dagli abitanti affacciati alle finestre stavano uscendo dall’A9 per cercare di saltare la coda. Solo che la carreggiata in quei punti è troppo stretta, due auto faticano a transitare in contemporanea, bisogna accostare e cedere il passo. Il grande flusso in uscita dall’autostrada dunque impediva ai pochi residenti di tornare a casa e questi di contro, sfiancati dalla colonna, hanno lasciato la macchina in mezzo alla strada senza più dare la precedenza tentando di farsi largo. In pochi minuti si è creato un grande ingorgo con la fila che arrivava fino ai campi da calcio di Sagnino. Dopo una decina di minuti c’è chi ha tentato di fare retromarcia, altri hanno cercato di passare con un po’ di prepotenza. Qualche automobilista si è fatto prendere dalla tensione e ha perso la pazienza, i clacson si sentivano fino a Ponte Chiasso.

Alla fine della fiera fatti passare i residenti il blocco si è sciolto, ma ci sono voluti circa 45 minuti.

Occorre precisare che per saltare la coda in autostrada tanti comaschi a nord della città passano da vie strette come via al Roccolo, via Artaria, via Ostinelli e via Comerio. Ma l’uscita da via Interlegno verso via Bellinzona davanti alle Orsoline ha l’obbligo di svolta a destra, verso la Svizzera. Mentre molti pendolari stufi dei lavori alle gallerie dell’A9 escono lo stesso a sinistra, verso il centro città. Dunque i residenti chiedono più controlli da parte dei vigili.

Problemi analoghi, sempre per colpa del grande traffico messo in crisi dagli imbuti lungo l’A9, si creano anche in altri quartieri della città.

Attese strazianti

A Lora in via Zampiero e in via Rienza per saltare la coda da Tavernerio. Ma anche da Camnago Volta giù verso via Briantea. Le attese sono strazianti anche in via Borgovico come pure oltre viale Geno verso la Lariana. Sono diversi i percorsi tortuosi un tempo noti soltanto ai comaschi doc che ora però vengono suggeriti anche dai navigatori delle auto e dei cellulari, non senza conseguenze indesiderate.

L’ultima tranche dei lavori in autostrada, ripresa a inizio mese dopo la pausa natalizia, dovrebbe concludersi entro inizio maggio. Si tratta di opere di messa in sicurezza delle gallerie e del tratto autostradale comasco che tra pause e riprese vanno avanti da ormai quattro anni.

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