L’esperto: «Forse uno sbaglio Partita “a razzo”? Possibile»

Tragedia nel lago Sul caso dell’auto precipitata nelle acque del lago di Como sabato 6 gennaio interviene l’ingegnere Carlo Sidoli, ex vicedirettore di Quattroruote

Tanti lettori, davanti alla tragica scomparsa di Tiziana e Morgan, si sono domandati come abbia fatto l’auto, partita da ferma, a finire nell lago a tutta velocità, tanto da abbattere in soli tre metri una panchina in granito e la ringhiera.

A sentire gli esperti però queste macchine di nuova generazione hanno una potenza davvero impressionante. «Si tratta di un suv con il cambio automatico e una grande massa – spiega Carlo Sidoli, ingegnere e già vicedirettore di Quattroruote – Oltre al peso e alla compattezza hanno un motore con una coppia straordinaria, in grado di partire al massimo anche con pochi giri. Nelle auto tradizionali i giri sono correlati alla velocità della macchina, invece con il cambio automatico si può partire già molto velocemente, proprio perché il cambio automatico scollega il motore dalla trasmissione».

Morgan Algeri era un pilota, non certo una persona inesperta. «Con il cambio automatico non c’è il pedale della frizione – ricorda l’esperto – Ci sono solo quattro posizioni fisse da azionare tramite una leva che si porta avanti. La P di parcheggio, la R di retro, la N che si può tradurre con folle e la D di “drive” per avviare l’auto. Per cambiare la marcia, per passare dalla P alla R e andare oltre bisogna per forza tenere il piede schiacciato sul freno, per un fatto appunto di prudenza. Solo così si sposta la leva. L’auto parte lentamente. A meno di mettere il piede sull’acceleratore». Con il cambio automatico e l’acceleratore pigiato può capitare, secondo Sidoli, di partire tanto veloce da far pattinare le ruote: «A scatto, come succede sulle macchinine dell’autoscontro, per intenderci».

«L’errore più frequente per chi è poco abituato al cambio automatico comunque è un altro. Tanti guidatori alla prima esperienza cercano di schiacciare con il piede sinistro una frizione che non esiste. E così vanno a toccare il freno facendo inchiodare la macchina di colpo». Non è però questo il caso del tragico evento di viale Geno, un fatto al contrario legato all’alta velocità di partenza.

Le nuove auto hanno comunque dei sistemi di sicurezza. «Sul cruscotto compare una delle quattro lettere del cambio automatico – spiega Sidoli – Mossa la leva, lo schermo si illumina così da ricordare il comando all’autista. Un tempo nei primi cambi automatici c’era anche un pulsante per impedire di forzare il cambio, adesso invece la leva è manovrabile con più semplicità».

L’auto acquistata in leasing, secondo quanto riferito dallo stesso Morgan Algeri nei giorni scorsi a persone a lui vicine, avrebbe avuto dei problemi. «Non posso certo esprimermi con certezza – conclude Sidoli – In genere però questi mezzi di nuova generazione sono affidabili e difficilmente hanno difetti importanti».

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