
Cronaca / Como città
Mercoledì 14 Maggio 2025
L’imbarazzo della Regione per i nuovi parapetti: «Valuteremo modifiche»
Il caso Sertori, Fermi e Rapinese via dal lungolago senza dire una parola. Poi una nota: «Ci prendiamo alcuni giorni». Il sindaco: «Vertice con i tecnici»
Como
Da mesi la città aspettava di poter vedere i nuovi parapetti sul lungolago e la data “x” era quella di ieri mattina. La Regione Lombardia, che ha in capo i lavori, aveva infatti convocato i giornalisti per le 10.30 («l’assessore agli Enti locali Massimo Sertori a sopralluogo sulla passeggiata del lungolago e mostra un campione del nuovo parapetto») proprio per svelare la protezione e spiegarla. Qualcosa, però, non è andato per il verso giusto. O meglio, il prototipo richiesto dalla Soprintendenza e posato nella zona di Sant’Agostino in tre tonalità diverse di grigio (chiaro, azzurrato e antracite) ha evidentemente sollevato perplessità e un certo imbarazzo innanzitutto tra gli esponenti regionali.
Al sopralluogo si sono presentati gli assessori Sertori e il comasco Alessandro Fermi oltre al sindaco Alessandro Rapinese. Subito sono entrati nello spazio delimitato da alcune transenne che nascondevano la vista agli “estranei” per toccare con mano i parapetti. Sertori e Rapinese avevano visto solo dei disegni su carta del parapetto, Fermi nemmeno quelli.
Perplessità e “fuga”
I giornalisti erano all’esterno in attesa delle dichiarazioni degli esponenti politici al termine del sopralluogo, come avviene di prassi quando viene data anche la possibilità di porre domande. Assessori e sindaco senza farsi notare sono però usciti fermandosi a parlare tra di loro e allontanandosi poi in fretta e non hanno più fatto ritorno sul lungolago. Ma, soprattutto, si sono dileguati in silenzio, senza dire una parola. Fatto, questo, che forse indica più di qualunque altra cosa che il parapetto non ha convinto non solo i cittadini che sbirciavano dalle transenne, ma gli stessi esponenti politici.
Poco dopo e ormai ben lontani dal lungolago, è stato inviato ai giornalisti - ancora in attesa vicino ai parapetti - un comunicato stampa. «Durante il sopralluogo odierno presso la passeggiata del lungolago di Como, gli assessori regionali Massimo Sertori, Alessandro Fermi e il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, alla presenza anche della Soprintendenza, hanno preso visione delle diverse campionature del nuovo parapetto – recita la nota inviata da Sertori -. Hanno deciso di prendersi alcuni giorni di tempo per effettuare delle valutazioni in merito a forma e colore, piuttosto che eventuali modifiche». Sertori poi dichiara nella nota: «Nei prossimi giorni sarà presa una decisione congiunta con il Comune e la Soprintendenza, ovviamente nell’interesse generale e in relazione ad un’opera importante e strategica come il lungolago di Como che, come si può constatare ogni giorno, è dei comaschi e di tutti i cittadini del mondo».
L’assessore comasco è critico
Qualcosa da rivedere, insomma, c’è. Nel pomeriggio Fermi, raggiunto telefonicamente, ha aggiunto: «Bisognerà fare qualche ulteriore riflessione perché, parere personale, per usare un eufemismo, i parapetti non mi hanno entusiasmato. Ho l’impressione che siano molto impattanti, auspicavo e auspico qualcosa di più leggero. Vedremo anche le osservazioni della Soprintendenza e prenderemo una decisione».
Sempre al telefono il sindaco Alessandro Rapinese non è entrato nel dettaglio delle protezioni proposte da Aria (società interamente regionale), ma le sue parole hanno confermato i dubbi. «Questa mattina ho avuto modo di vedere i parapetti – ha detto - ed è iniziata una riflessione immediatamente in loco con l’assessore Sertori e la Soprintendenza e, nei prossimi giorni, ci sarà un incontro con Soprintendenza e tecnici comunali al fine di verificare quale sia la migliore soluzione per la città». E ancora: «Sicuramente il campione visto appare sensibilmente più alto di quando sarà effettivamente installato, ma ribadisco la preziosa collaborazione con Regione e Soprintendenza su questo tema. A seguito dei campioni visti si dovrà andare nella miglior soluzione per i turisti e la cittadinanza».
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