Lo scandalo dei treni: soltanto parole
dai lariani in Regione

Trasporti Ennesima giornata di ritardi e cancellazioni. Nulla di concreto dai nostri rappresentanti a Milano. Fermi: «Difficoltà ben note, servizio da potenziare»

Treni, altro disastro. I comaschi che fanno parte dei gruppi di maggioranza in Regione chiedono un cambio di passo parlando di un servizio che «grida vendetta», ma al momento al di là delle dichiarazioni non è stato messo in campo nulla di concreto per provare a migliorare la situazione.

Ieri mattina, verso le sei e mezza, un guasto nel Monzese, come già successo martedì, ha rovinato la giornata a centinaia di pendolari comaschi, tra ritardi vicini all’ora e cancellazioni di corse.

Problemi ogni giorno

I disservizi al servizio ferroviario verso Milano e verso Chiasso negli ultimi mesi non si contano più. E non è una sola questione legata alle infrastrutture e ai passaggi a livello se si pensa che sempre ieri due corse mattutine importanti da Como Lago sono saltate per un guasto al convoglio, mentre un treno è rientrato in deposito appena raggiunta la stazione di Como Borghi. Anche nel pomeriggio ci sono stati forti ritardi tra Milano e Como San Giovanni, come pure da Garibaldi tra le 17 e le 18. Una fatto che ormai è “normale” per gli abbonati, sempre più spesso sono costretti a tornare a casa e prendere la macchina.

I politici chiedono a Trenord e Rfi maggiori garanzie, ma le cose invece di migliorare peggiorano. «Serve il massimo impegno - dice, contattato da La Provincia, l’assessore regionale Alessandro Fermi – Al di là dei guasti alle linee contingenti e imprevedibili accaduti in questi giorni l’obiettivo è migliorare la puntualità e dare garanzie nei collegamenti. Mi sono confrontato con l’assessore ai Trasporti Franco Lucente. La Lombardia penso abbia il dovere di potenziare i treni. C’è un nuovo contratto in essere con dei punti correttivi al quale lavorare. Il nostro maggiore interesse è per la Chiasso-Milano, ma anche per altre tratte dove sono segnalate difficoltà come ad esempio quella da Asso».

Servono lavori alle infrastrutture, ai passaggi a livello, ma anche una gestione diversa delle corse e nuovi treni. «Il disagio è reale e il disservizio è concreto – dice il consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi – da un punto di vista finanziario la Regione compie uno sforzo enorme sui treni. Le difficoltà sono tutte legate alla gestione delle ferrovie, ci sono evidenti limiti. Il collegamento tra Como e Milano è una priorità assoluta. Le corse dovrebbero essere rapide e continuative. Sono 40 chilometri, è una distanza breve eppure l’attuale servizio grida vendetta. Como merita anche un diretto con Malpensa. Occorre cambiare paradigma». La Regione però ha appena assegnato la gestione delle ferrovie a Trenord per altri dieci anni. «È necessario l’impegno di tutte le parti coinvolte per migliorare la qualità del servizio – dice Anna Dotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia - un impegno concreto di Regione Lombardia in una tratta strategica del territorio. Parlando con diversi utenti sono al corrente che i pendolari negli ultimi tempi stanno subendo molti importanti disagi. Ho portato le problematiche all’attenzione del l’assessore Lucente che è in continuo contatto con Trenord e Rfi per monitorare le criticità».

Gli interventi

«Sulla Como-Milano i disagi sono all’ordine del giorno – commenta la leghista Gigliola Spelzini – e serve una soluzione. Sul lago anche la Colico-Milano è un disastro, il problema è grave per troppi lavoratori e studenti».

«L’impegno è chiaro - spiega Marisa Cesana, consigliere eletta nella lista civica di Attilio Fontana - Monitorare attentamente le criticità, intervenire tempestivamente per risolvere i problemi e ricercare le risorse necessarie, anche attraverso una modifica della legge regionale che disciplina il settore trasporti».

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