Lungolago, il progetto già in bilico. I candidati: «Tutto da valutare»

Paratie Il disegno della futura passeggiata messo in discussione da chi corre a sindaco. Rapinese: «Delibera inopportuna dalla giunta uscente». Minghetti: «Non lo hanno condiviso»

Definito il volto del nuovo lungolago cittadino. Ma sarà la prossima amministrazione a dover avviare la gara ed eseguire i lavori, una volta finite le paratie (entro ottobre, prevede la Regione). Il progetto dei nuovi arredi - le immagini sono state svelate ieri dal nostro giornale - non è ancora stato mostrato alla città, i candidati sindaco arrivati al ballottaggio non hanno preso in mano le carte, non hanno ancora letto la delibera. Non è detto quindi che l’ultimo atto della giunta guidata da Mario Landriscina arrivi poi in porto così com’è.

«Prima di esprimermi e decidere devo valutare l’aspetto tecnico come quello giuridico – dice il candidato civico Alessandro Rapinese – Non posso commentare atti dei quali non sono entrato in possesso. C’è una delibera da leggere immagino. Bisogna essere seri e responsabili. Certo mi auguro che la giunta uscente abbia portato avanti un progetto ben fatto, così non fosse sarebbe grave. Spero non sia un danno irreparabile come quello che fece l’ex sindaco Stefano Bruni quando approvò le paratie poco prima di lasciare Palazzo Cernezzi».

Rifare il progetto degli arredi del lungolago allungherebbe l’iter. Con il rischio di arrivare tardi e lasciare la nuova grande passeggiata come un immenso pavimento liscio, salvo i pali dell’illuminazione e la biglietteria della navigazione già previste dai lavori della Regione. Meglio quindi incassare il progetto subito? «Io avrei aspettato la prossima amministrazione – dice Rapinese - una decisione così importante presa da una giunta uscente è inopportuna».

«Ho detto più volte in campagna elettorale che ritengo necessario un patto di consiliatura – spiega la candidata di centrosinistra Barbara Minghetti - per impegnare le amministrazioni che si succedono a dare continuità alle grandi opere strategiche e infrastrutturali. Perché ciò avvenga è necessario che queste opere siano condivise dalla città e dal consiglio. Il progetto che abbiamo visto sulla stampa non è passato né in consiglio comunale, né attraverso un’adeguata comunicazione che lo rendesse noto alla città».

Nei mesi scorsi il sindaco aveva annunciato un’illustrazione ai cittadini che non è mai avvenuta. «Detto ciò – spiega sempre Minghetti - considerata l’importanza dell’opera, impegnerò la mia amministrazione ad analizzare con la massima attenzione tutti i dettagli relativi al progetto e certamente a condividerlo con la città».

Il progetto degli arredi costruito dal settore reti e strade con il supporto dell’architetto Massimo Semola costa poco più di un milione di euro. A parte la spesa per una sessantina di panchine classiche anni sessanta sul disegno del famoso designer Ico Parisi. Riassumendo sul lungolago troveranno posto 13 grandi vasi con arbusti pronti a fiorire. La pavimentazione in porfido sarà alternata da lastre di pietra di lago con dei disegni dedicati alla memoria di Plinio il Vecchio. Nel filare di tigli infine una pista ciclabile.

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