Mancano gli autisti per i pullman
In crisi turismo e gite scolastiche

Gli operatori: «Siamo passati dalla mancanza di lavoro a quella di lavoratori» - Problemi anche per il trasporto pubblico. E oggi scade il bando di Asf per 25 conducenti

Mancano gli autisti, così vanno in crisi il trasporto pubblico, le uscite scolastiche e i bus per i turisti.

Asf continua a pubblicare bandi per cercare autisti, l’ultimo per 25 addetti si chiude oggi. Senza nuove energie il rischio è non riuscire a coprire tutti i turni con le corse saltano, come successo più volte in questi ultimi mesi. I sindacati spiegano che stanno cercando di siglare con Asf nuovi incentivi per attrarre forza lavoro, con un possibile aumento dello stipendio. Per rafforzare le linee durante il Covid sono state esternalizzate alcune tratte con l’aiuto dei privati. Privati che però, adesso, hanno tantissime richieste provenienti dal rinato mondo del turismo a cui faticano a rispondere sempre per colpa della mancanza di autisti.

«Portiamo a termine le ultime corse scolastiche fino a inizio giugno per responsabilità - racconta Diego Discacciati , titolare di una delle principali aziende di noleggio pullman comasche – ma nel frattempo continuiamo a dire di no ad agenzie e associazioni che vogliono organizzare bus turistici. Dobbiamo dirci spiacenti con i tanti inglesi e americani che vogliono visitare il lago. Ma anche con le scuole che devono organizzare uscite e trasporti. Stamattina sia io che mio figlio siamo al volante, non riusciamo ad assumere autisti. Ne servono almeno cinque e ce ne fossero di più avremmo lavoro in abbondanza».

La paga non è faraonica, varia tra i 1.100 ai 1.600. Si lavora al sabato e alla domenica. Per guidare un bus serve la patente di D, una carta di qualificazione difficile da ottenere. Sono più di 5mila euro d’investimento per molte ore d’impegno. Asf copre in parte queste spese con un incentivo da cento euro mensile. Con i servizi extra gli stipendi nei privati dovrebbero essere più attrattivi. «E invece per mancanza di autisti siamo costretti a rifiutare clienti anche storici – dice Alessandro De Maria per la Rampinini – gite, associazioni e Pro loco, ma anche tanti stranieri tramite tour operator. Non abbiamo rinnovato le corse scolastiche con Asf sempre per carenza di personale. Ci mancano una decina di autisti per allinearci al fabbisogno». Senza autisti i bus restano fermi.

È capitato ad alcune scuole di non riuscire a rimediare un bus. Non tanto per le gite programmate dall’inizio dell’anno, ma per alcune iniziative dell’ultima ora o anche per il trasporto interno alla città, dai centri sportivi. «Siamo passati dalla mancanza di lavoro alla mancanza di lavoratori – ragiona Luca Leoni , presidente degli albergatori comaschi – i servizi turistici sono in forte difficoltà. Il settore sta ripartendo con forza, le previsioni per la stagione in apertura sono ottime. Ma manca il personale. Per guidare i bus, ma anche i battelli, anche la Navigazione continua a pubblicare bandi. Hotel e ristoranti non trovano addetti alle pulizie e camerieri tanto da dover rinunciare ad aprire sale e camere. Pesano la concorrenza svizzera, i contratti brevi a cui abbiamo fatto ricorso per incertezza durante il Covid e la mancanza di manodopera straniera negli ultimi anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA