Maturità, addio alla didattica a distanza
Tornano sui banchi tremila studenti

Dopo quasi quattro mesi di didattica a distanza da domani i ragazzi delle quinte rivedranno i professori - Percorsi diversificati, orari scaglionati e disinfezione dopo ogni prova per garantire il rispetto della sicurezza

Si torna a scuola. Comincia domani per oltre tremila studenti lariani la maturità, fra ingressi dedicati, percorsi selezionati e distanziamenti obbligatori.

In attesa di capire se il 14 settembre riprenderanno per davvero le lezioni in aula, l’esame di Stato sarà una prima prova generale del ritorno in classe, seppur con una prova molto diversa dal passato. Dopo il rincorrersi di indiscrezioni, la modalità scelta è quella del colloquio “lungo”.

In questi giorni, le superiori cittadine si sono attrezzate per accogliere prima le commissioni, riunitesi ieri, e poi, rigorosamente a uno a uno e scaglionati, i ragazzi.

Per fare alcuni esempi, al Volta, le commissioni sono dislocate nella sala Benzi, la Grand’Aula e l’ex palestrina. Sono stati predisposti ingressi diversi dai due portoni di via Cesare Cantù e da via Carducci.

Al Caio Plinio, ognuna è contrassegnata da un numero e da un colore. I commissari, gli alunni e gli accompagnatori dovranno seguire «il percorso indicato dalle linee guida del colore della propria commissione e non sostare per nessuna ragione nei corridoi o in aree interne dell’istituto».

Tre (le dispari) entreranno da via Crocerossa, le altre tre da via Cattaneo. Fra le aule scelte, ci sono il cineforum e la palestra femminile.

Negli ultimi giorni, al Giovio, la Provincia ha imbiancato per l’occasione due aule. Sul sito del liceo di via Paoli è pubblicata la planimetria con la disposizione delle commissioni con i vari ingressi, suddivisi fra “principale” e “secondario”. Saranno utilizzate anche le aule magna e Gattoni. Il locale della biblioteca è stato scelto per accogliere ed eventualmente isolare eventuali soggetti (candidati, componenti, altro personale scolastico) che dovessero avere febbre o problemi respiratori.

Sarà presente un volontario della Cri di Como.

Per quanto riguarda l’aula, è obbligatorio entrare seguendo «scrupolosamente le indicazioni delle commissioni». I guanti devono essere igienizzati con apposito gel, mentre al termine del colloquio si procederà alla sanificazione della tastiera, dello schermo e della superficie d’appoggio. Le commissioni avranno in dotazione le salviette monouso. La mascherina potrà essere abbassata durante il colloquio.

Dopo lo spavento iniziale, invece, sono stati trovati tutti i presidenti. A poco dall’inizio, ne mancavano una trentina in tutta la provincia. La situazione si è poi risolta chiamando a raccolta gran parte dei dirigenti degli istituti comprensivi. Ieri, come prevedibile, alcuni docenti hanno dato forfait adducendo motivi di salute. In quel caso, le scuole hanno provveduto a trovare i sostituti.

Ogni commissione è composta di sei docenti tutti interni, che hanno seguito i maturandi nel corso dell’anno scolastico, a eccezione del presidente, un esterno designato dal ministero. Sono state estratte le lettere da cui partiranno i colloqui. Il primo ragazzo sosterrà l’orale domani mattina: saranno cinque al massimo durante tutto il giorno.

Sono arrivati, invece, entro la fine della settimana passata, gli elaborati dei ragazzi che costituiranno la prima parte dell’esame. Precedentemente, i consigli di classe avevano già messo a punto il loro documento.

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