Mercato, bufera sulle concessioni revocate: «Il sindaco ci caccia per debiti di pochi euro»

Ambulanti furiosi «Ci date almeno il tempo di pagare?». Il caso di Angelo Galli: ha 260 euro di arretrati, li versa ma dai vigili scopre che gli hanno già tolto la concessione

Dopo trent’anni di lavoro, per un debito da 260 euro, tra l’altro subito saldato, il Comune ha tolto la concessione a uno storico ambulante. Confesercenti denuncia il caso: «Siamo imbestialiti, se serve ricorreremo al Tar». Conclusi i controlli relativi al 2021 sulla tassa di occupazione del suolo, l’amministrazione comunale ha revocato 13 concessioni ai commercianti che ogni settimana lavorano al mercato sotto le mura. Seguiranno altre verifiche relative al 2022. «Un fatto spiacevole – ha già spiegato il sindaco Alessandro Rapinese – ma questa è la legge».

Secondo il primo cittadino serve equità rispetto a chi le tasse le paga. «Siamo tutti d’accordo – ribatte Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como – è giusto, ma una volta fatti i controlli si potrebbe avvisare, dare modo ai lavoratori di mettersi in regola. Non subito mettere di fronte a un “dentro o fuori”. Capisco il metodo nel caso di irregolarità da migliaia di euro, magari datate e insanabili. Ma noi stiamo seguendo anche commercianti storici onesti, padri di famiglia pronti a pagare. Uomini, non oggetti».

Arretrato da 260 euro... mai notificato

Uno degli ambulanti a cui è stata tolta la concessione è Angelo Galli, componente della band Sulutumana e titolare di una delle più antiche mercerie presenti in città: «Aveva un arretrato da 260 euro mai notificato – spiega sempre Casartelli – ricevuto l’avviso è andato immediatamente a pagare alla società di riscossione. Ma in settimana i vigili al mercato gli hanno detto che non poteva stare più alla sua bancarella perché la concessione era già stata revocata. Questo modo di agire mi fa imbestialire, non è umano. Se serve compileremo le carte per ricorrere al Tar». Quanto agli altri commercianti, non sono seguiti direttamente dall’associazione di categoria, per alcune posizioni Confesercenti stessa non intende mettere mani sul fuoco.

Pronti a fare ricorso

«Capisco ci siano situazioni di morosità importante e per carità non è obbligatorio fare l’ambulante senza pagare il dovuto, anzi - dice il direttore di Confesercenti Angelo Basilico – però almeno per il caso di Galli siamo di fronte a un evidente errore. Questo lavoratore aveva perfino domandato in passato agli uffici se era in regola con i pagamenti e non gli è mai stato notificato nulla. Dalla società di riscossione esterna che opera per conto del Comune insistono, ma la verità è che sono sordi. Mettono sulla strada un’impresa, delle famiglie. Quando un dirigente comunale firma un atto dovrebbe anche valutarne le sue ricadute. Verso i lavoratori e verso anche il Comune stesso. Faremo certamente ricorso».

Uno degli elementi per concedere il rinnovo delle concessioni del mercato mercerie è essere in regola con i pagamenti della tassa per la concessione del suolo. Questa amministrazione comunale si è dimostrata sull’evasione da sempre molto attenta.

Per l’assessore al Commercio Michele Cappelletti la questione è meramente tecnica, la politica ha solo dato mandato di fare controlli e verifiche, come stabilisce la legge. «Se gli uffici sono arrivati a una scelta del genere – commenta l’assessore – confido abbiano avuto tutti gli elementi per valutare le singole situazioni. Credo nel lavoro dei dirigenti, sicuro ci sia modo di verificare al meglio».

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