Mercato, lo scandalo del padiglione chiuso: «Pronto in un anno»

L’annuncio Rapinese vuole aprire lo spazio ex grossisti e cambia il bilancio così da poter finanziare l’intervento. Il sindaco: «Il modello è il mercato San Miguel di Madrid»

Ex grossisti, il sindaco punta a concludere subito il padiglione. Entro settembre, prima in giunta e poi in consiglio, la maggioranza intende far passare una variazione di bilancio corposa, all’interno è previsto uno stanziamento per ultimare i lavori alla parte nuova e mai usata del mercato coperto. Un’opera incompiuta da ormai sette anni.

«Ce la facciamo, garantisco – dice il sindaco Alessandro Rapinese – stiamo spulciando il bilancio e a giorni in giunta porteremo una variazione ingente. Ci saranno tante sorprese e la linea politica sarà subito chiara. Tra le novità, una su tutte, è il padiglione ex grossisti del mercato. Vogliamo finanziare la conclusione dell’opera e consegnare questo bene alla città perché è atteso da troppi anni.

Cosa che è possibile fare e che le precedenti amministrazioni con ogni evidenza hanno sempre rimandato perché non la ritenevano una priorità». La prima parte dei lavori al padiglione è finita nell’estate del 2015. Ma non sono mai arrivati ascensori, parapetti, finiture. Il piano superiore non è mai stata concluso. La nuova area mercatale tra via Mentana e via Sirtori ha ospitato al massimo qualche sporadico evento culturale. Per un progetto di riqualificazione datato 2009 che è costato alla città almeno due milioni di euro. Il padiglione ex grossisti si somma all’elenco delle tante altre riqualificazioni ferme al palo. Dal Politeama alla Ticosa, dal palazzetto di Muggiò all’ex casa albergo di via Volta. Per citarne solo alcune.

«Mi gioco tutto»

In questi anni di promesse, i comaschi, ne hanno ascoltate tante. Tutto però è rimasto congelato colpa a turno della burocrazia, dei cavilli, dei tecnici o delle tante altre priorità della città. Sarà la volta buona?

«Sì, sì, mi gioco tutto – dice Rapinese – l’opera la finanziamo subito con questa variazione che è ormai imminente. Così risolviamo un’eterna incompiuta che è lì ancora dai tempi del sindaco Stefano Bruni. Per il mercato stiamo stabilendo la giusta somma da inserire. I soldi ci sono. Spremendo tutti gli uffici comunali poteremo avanti i tanti progetti che le altre giunte hanno lasciato dormire beatamente nei cassetti di Palazzo Cernezzi E il padiglione ex grossisti è solo l’inizio, sono quasi pronte tante altre misure per cambiare la città».

Il cronoprogramma

Rapinese non spende date certe, ma finanziata la conclusione del padiglione ha la speranza di aprire il padiglione incompiuto del mercato entro il 2023. Per farci, come da programma elettorale, un riferimento commerciale, turistico, eno-gastronomico, possibilmente anche un luogo d’incontro, aggregativo. Tradotto, un moderno mercato con spazi dedicati anche alla ristorazione come succede in molte città europee. «Il modello è il mercato San Miguel di Madrid» dice Rapinese. Per la precedente giunta il modello era il mercato di Modena, l’amministrazione nel passato mandato lavorava ad una partnership tra pubblico e privato che poi, come spesso succede, è rimasta lettera morta.

I lavori del consiglio comunale comunque riprendono lunedì 12 settembre, la giunta conta di approvare la variazione di bilancio per portare in aula il provvedimento nella seconda metà del mese.

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