Mercato, ultimatum agli agricoltori: «Pagate 137mila euro o andatevene»

La delibera La giunta proroga fino a febbraio la permanenza in via Mentana dei banchi locali. Ma a condizione che vengano pagati i canino per l’occupazione del suolo dal 2016 al 2023

Il Comune di Como non sfratterà fin da subito i banchi del Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi, come annunciato dal sindaco. Ma ha deciso di concedere al consorzio stesso sette mesi di tempo, prima di avviare le procedure per assegnare il padiglione dei prodotti a km 0 attraverso una gara pubblica.

In realtà la “buona” notizia per il CoMac nasconde una clausola, non da poco. Perché la giunta comunale ha deciso di concedere la proroga alla permanenza fino al 29 febbraio 2024 (il prossimo sarà un anno bisestile) solo a patto che gli agricoltori comaschi saldino i debiti con le casse di Palazzo Cernezzi. Bonificando qualcosa come 137mila euro di arretrati mai pagati.

La convenzione tra Comune di Como e il Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi - peraltro nato ad hoc per l’occasione - risale al 2012. Il neonato CoMac ottiene la gestione decennale del padiglione più vicino a viale Battisti, scaduta lo scorso mese di giugno. Nell’ambito di quella convenzione, anche a fronte di un contributo finanziario dello stesso consorzio per la ristrutturazione del padiglione dedicato ai produttori, il Comune concesse un’esenzione dal pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2013. Il fatto è che, dopo quell’anno di esenzione, siano state pagate soltanto un paio di annualità.

I debiti

Questo ha comportato l’accumulo di debiti per oltre 137mila euro (ovvero tutti gli anni successivi, con eccezione per il periodo di esenzione dovuto al Covid). Il comune, nei mesi scorsi, aveva formalizzato al CoMac la richiesta di restituzione dell’area concessa in esclusiva nel padiglione produttori, raccomandando il consorzio di liberare i locali quanto prima.

Lo scorso 24 luglio, nel corso di un incontro con l’assessore Michele Cappelletti, gli agricoltori comaschi hanno chiesto una proroga della convenzione stessa. Proroga che la giunta ha deciso di concedere, ma per un periodo molto limitato di tempo: fino al 29 febbraio 2024, appunto. E solo a patto che gli stessi mettano mano al portafoglio per pagare i canoni arretrati, altrimenti lo sfratto scatterebbe immediatamente.

La gara pubblica

La giunta comunale ha già deliberato, nell’ultima riunione, che il prossimo inverno il Comune predisponga un bando di gara pubblica per la gestione del padiglione produttori del mercato, così da concedere gli spazi a un nuovo raggruppamento di produttori agricoli «la cui attività di produzione azienda insista sul territorio di Como e provincia».

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