Minaccia gli addetti alla vigilanza con una bottiglia rotta: arrestato all’esterno del market

Fino Mornasco Momenti di tensione all’esterno di un supermercato. Il diverbio tra un giovane straniero e il personale della vigilanza

Brandendo una bottiglia di vetro rotta, secondo quella che è l’ipotesi accusatoria, avrebbe minacciato gli addetti alla vigilanza dell’Eurospin di via Adda, a Fino Mornasco, diverbio nato dopo che era stato allontanato perché chiedeva la questua ai clienti infastidendoli. Lui, di fronte al giudice monocratico di Como, avrebbe invece risposto di essersi solo difeso dopo essere stato preso a calci. L’arresto è stato comunque convalidato e l’udienza rinviata ad una data futura, in seguito alla richiesta di termini da parte della difesa che vuole ora valutare la situazione.

Rimesso in libertà

L’accusa però, per un nigeriano di 29 anni, arrestato dai carabinieri della stazione di Fino Mornasco alle 10.30 della giornata di mercoledì, non è solo quella di aver minacciato con la bottiglia di addetti alla vigilanza del supermercato, ma anche quella di aver opposto resistenza proprio ai carabinieri che erano stati chiamati in via Adda per verificare quello che stava avvenendo.

Il giudice comunque, alla lettura degli atti, ha deciso di rimettere in libertà l’arrestato, Osas Adun, in Italia senza fissa dimora, in attesa di definire meglio la situazione della prossima udienza.

La segnalazione

La segnalazione dell’accaduto è nel frattempo finita sul tavolo del pubblico ministero di turno, Mariano Fadda. La vicenda risale come detto alla mattina di mercoledì, quando gli addetti alla sicurezza dell’Eurospin di Fino Mornasco si sono avvicinati all’uomo che – secondo i clienti – chiedeva l’elemosina in modo molesto, con troppa insistenza. Qui le versioni dei fatti divergono. La sicurezza ha riferito ai carabinieri – poi chiamati sul posto – si essere stata minacciata con una bottiglia che è stata effettivamente trovata al nigeriano. Quest’ultimo però avrebbe riferito di essere stato preso precedentemente a calci.

Di sicuro, il giudice Francesca Banfi ha convalidato l’arresto e disposto poi la scarcerazione del nigeriano che è tornato in libertà in attesa di definire in una prossima udienza la propria posizione. La bottiglia rota che brandiva è stata posta sotto sequestro. Le accuse sono state quelle di minaccia aggravata e di resistenza a pubblico ufficiale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA