Minaccia una minorenne sull’autobus: «Pagami se non vuoi che ti tocchi»

Il fatto I carabinieri lo hanno identificato grazie alle telecamere: comasco,ha 53 anni ed è già “noto”

Ha avvicinato una ragazza di appena 15 anni mentre era a bordo di un pullman del servizio pubblico di Asf Autolinee, lungo la linea 1, diretta verso la scuola. L’ha molestata, dicendole che l’avrebbe palpeggiata. In cambio, per desistere, ha chiesto dei soldi che la vittima, spaventata, gli ha consegnato.

Salvo poi, una volta scesa dal bus, raccontare tutto prima agli insegnanti e poi ai genitori che l’hanno portata a sporgere denuncia dai carabinieri della compagnia di Como.

È nata in questo modo una indagine dei militari dell’Arma che ha permesso di ricostruire quello che era accaduto e di segnalare alla procura di Como un sospettato, che è stato denunciato e che verrà ora iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di estorsione.

Nei guai è finito un uomo di 53 anni cresciuto a Como, domiciliato nel capoluogo e noto alle forze di polizia. Determinante per il buon esito dell’indagine dei carabinieri della stazione cittadina è stata la visione delle telecamere che sono installate sui pullman di linea di Asf Autolinee, proprio con l’intento di fornire un prezioso aiuto anche in casi di cronaca come questo.

Una volta delimitati i sospetti, poi, la vittima ha confermato il tutto anche con una identificazione fotografica davanti ai carabinieri. La vicenda che si è conclusa in queste ore con la segnalazione alla procura, risale in realtà alla giornata del 24 gennaio scorso quando, come detto, la ragazza – studentessa di 15 anni – si trovava a bordo di un pullman della Linea 1 che unisce San Fermo della Battaglia a Ponte Chiasso.

Anche il cinquantatreenne era a bordo dello stesso mezzo. L’uomo a questo punto – stando a quanto riferito dalla minorenne – le si sarebbe avvicinato con intenti molesti, minacciando di infastidirla e di palpeggiarla. Per lasciarla in pace, avrebbe a questo punto chiesto in cambio dei soldi.

La vittima, verosimilmente spaventata per quanto stava accadendo, avrebbe consegnato nelle mani del molestatore la cifra di 20 euro per poi scappare via.

L’accaduto ha però lasciato il segno.

Così, da quanto è stato possibile ricostruire, la quindicenne una volta a scuola avrebbe riferito tutto ai professori della sua scuola e poi anche ai genitori, racconto che è infine arrivato sul tavolo dei carabinieri della stazione di Como che sono riusciti in pochi giorni e grazie alle immagini posizionate sul pullman a risalire al sospettato che è stato ora denunciato a piede libero per l’estorsione.

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