
(Foto di archivio)
Sanità La denuncia della figlia di un pensionato portato al Sant’Anna per un problema cardiaco: «La sera mio zio è andato a prenderlo: ha riferito che non gli avevano dato cibo né acqua»
Della storia che andiamo a narrare, purtroppo manca una fetta importante del racconto: la replica e la versione del principale ospedale pubblico di Como, il Sant’Anna. Che, di fronte all’accusa della figlia di un paziente di aver parcheggiato il padre in pronto soccorso per tredici ore, senza mai visitarlo e senza neppure dargli da bere, si limita a un laconico: «Invitiamo i familiari a contattare il nostro Ufficio Relazioni con il Pubblico per avviare un puntuale approfondimento e una verifica interna di quanto accaduto».
La denuncia, dunque. A parlare è Annalisa (che ha chiesto di non pubblicare il cognome suo e del padre, richiesta che rispettiamo considerato che trattiamo di dati sanitari), figlia di Vincenzo, 78 anni.
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