Molesta operatrici al Sant’Anna: una rinchiusa nella stanza

Il fatto In Pronto soccorso per un malore, iracheno di 49 anni finisce arrestato. L’accusa: violenza sessuale nei confronti di due donne che lo stavano curando

Como

L’accusa è quella di avere usato violenza nei confronti di due operatrici sanitarie del pronto soccorso del Sant’Anna subito dopo esservi stato ricoverato per un malessere. Lukman Abdwlla, 49 anni, cittadino iracheno in Italia clandestinamente, è stato arrestato l’altra sera dalla polizia sulla scorta della testimonianze delle sue vittime, palpeggiate mentre il paziente era in attesa di essere sottoposto ad alcuni esami utili a stabilire una diagnosi.

Una delle due operatrici, secondo quanto ricostruito dagli agenti, sarebbe stata seguita fino a uno stanzino, e qui molestata, mentre la seconda avrebbe subito lo stesso genere di attenzioni mentre Abdwlla era sdraiato su una barella.

L’intervento

L’uomo si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna dicendo di non stare bene. Un malessere che aveva portato il personale sanitario della struttura ad accoglierlo dentro la sala dell’ospedale, in attesa della visita.

Nel momento dei due abusi non erano presenti medici e nemmeno infermieri, e non c’erano altri pazienti. Le due vittime hanno però riferito l’accaduto alla vigilanza e agli agenti del posto di polizia fisso interno al Sant’Anna che sono intervenuti subito, fermando e identificando il responsabile nell’ambito di una operazione che ha poi visto il coinvolgimento anche delle volanti della Questura. Gli agenti hanno quindi ascoltato il racconto delle vittime, compreso quello della prima donna che si era trovata nello stanzino con il quarantottenne e con la via di fuga preclusa; l’operatrice tuttavia era riuscita – non senza fatica ma con forza d’animo – a sottrarsi e ad allontanarsi. Abdwlla è risultato anche essere irregolare in Italia, oltre che senza fissa dimora. Al termine delle pratiche, e dopo la comunicazione dell’accaduto che è stata girata al pubblico ministero Simone Pizzotti, il cittadino dell’Iraq è stato arrestato e portato nel carcere del Bassone con l’ipotesi di reato di violenza sessuale. Nelle prossime ore verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como. «Ringrazio il personale della nostra vigilanza e della Questura di Como – ha poi fatto sapere ieri il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi – L’unione delle forze è la nostra migliore risposta: non possiamo e non dobbiamo tollerare alcuna forma di violenza nei confronti di chi ogni giorno si prende cura degli altri».

In Italia senza permessi

Il ringraziamento è ovviamente rivolto al personale della vigilanza e del posto fisso di Polizia dell’ospedale Sant’Anna proprio in seguito all’arresto del quarantanovenne per molestie nei confronti delle due operatrici socio sanitarie del pronto soccorso. Da quanto è stato possibile ricostruire, l’uomo non è stato solo arrestato e portato in carcere per la violenza sessuale aggravata, ma è stato anche denunciato a piede libero per l’ingresso e il soggiorno illegale in Italia. Le due donne finite nel mirino del molestatore, provate emotivamente, per fortuna non sono rimaste contuse.

L’arrestato non era noto agli uffici e non era mai stato censito prima dell’intervento dell’altra sera al Sant’Anna. Le due vittime hanno già formalizzato la querela nei confronti dell’arrestato.

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