Monumentale, 300 tombe in scadenza. Novanta giorni per decidere il rinnovo

Palazzo Cernezzi Dopo la prima tranche di 275 avvisi adesso ne sono stati affissi altri 313 - Gli uffici comunali dalle cappelle di famiglia sono passati ora alle verifiche sui “sepolcri”

Como

Altre trecento tombe del cimitero Monumentale in scadenza dopo le prime 275 di inizio anno. Il Comune ha diffuso un nuovo elenco - questa volta gli interessati sono 313 - che riguarda i cosidetti “sepolcri”, mentre quello precedente si riferiva alle cappelle di famiglia.

On line sul sito web di Palazzo Cernezzi è pubblicato l’elenco dei nominativi in ordine alfabetico e contestualmente vengono anche posizionati gli avvisi cartacei direttamente sulle tombe con tutte le indicazioni utili da seguire.

Bisogna prendere una decisione entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’avviso e, quindi, entro la fine di giugno. Quattro sono le possibili scelte: richiedere il rinnovo della concessione, chiedere la raccolta dei resti estumulati dalla tomba di famiglia per successiva collocazione in un colombaro od ossario o disporre, quando ricorrono tutti i presupposti normativi ed autorizzativi, la cremazione dei resti.

L’ultima possibilità è quella di «rinunciare espressamente a qualsiasi scelta sulla destinazione dei resti mortali dei propri defunti». Strada, questa, che viene percorsa in autonomia anche dal Comune in mancanza di risposte agli avvisi posizionati sulle tombe (i resti in questo caso vengono portati nell’ossario comunale previo però un deposito provvisorio di almeno sei mesi).

Nel frattempo stanno proseguendo i rinnovi per le concessioni relative alle “celle” di famiglia per ulteriori sessant’anni: in questi casi le cifre sono alte, si arriva anche a superare (per alcune tipologie di strutture) i 30mila euro. Il tariffario comunale prevede infatti che il corrispettivo per la concessione della cella per sessnt’anni sia compreso, a seconda del numero di posti per la tumulazione delle salme, da un minimo di 22.916 euro a un massimo di 33.394 euro. C’è chi ha rinnovato ora concessioni iniziate nel 1905.

Diversi comaschi hanno sollevato la questione del diritto “perpetuo” alle tombe di famiglia, ma Palazzo Cernezzi si appiglia a documenti del 1972 (le modifiche al regolamento di Polizia mortuaria), di fatto mai però applicati fino agli ultimi anni quando il Comune ha deciso di intervenire in un settore tanto delicato quanto caotico, che stabiliscono proprio dal 1972 un’ulteriore durata di cinquant’anni delle concessioni.

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