Motorizzazione, arrestato l’ex direttore. Deve scontare in cella 10 anni e 9 mesi

Corruzione Condanne definitive: la polizia esegue l’ordine di carcerazione per Antonio Pisoni

A modo suo è un record. Di quelli di cui nessuno, però, si farà mai vanto. Perché parliamo da un lato di anni di carcere - e il carcere non è mai una buona cosa - e dall’altro di mazzette, malaffare, corruzione, denaro pubblico sperperato. E anche questo aspetto è tutto tranne che una buona cosa. La polizia ha prelevato da casa sua l’ex direttore della Motorizzazione di Como Antonio Pisoni, protagonista di una stagione tra le più vergognose in quel di via Tentorio, e lo ha portato in carcere. Motivo: deve scontare 10 anni e 9 mesi di reclusione per le condanne finora accumulate.

Un record, si diceva: mai il palazzo di giustizia comasco ha emesso pene così elevate per una vicenda di corruzione e di reati contro la pubblica amministrazione. E tutto ciò a prescindere dal fatto che ancora, a carico dello stesso Pisoni, sono aperti procedimenti penali destinati ad alzare ulteriormente l’asticella degli anni da contare in una cella.

La vicenda è nota, l’abbiamo raccontata dettagliatamente negli ultimi anni, ma vale la pena ripercorrerla. Tutto comincia per una curiosa circostanza: ovvero la scelta di camionisti di tutta Italia di rivolgersi alla Motorizzazione di Como per rifare una serie di licenze speciali (tipo quella sul trasporto commerciale o sul trasporto di merci pericolose). Gli agenti della Polstrada di Como si ritrovano davanti a un’indagine mastodontica. Che ha portato alla luce illeciti sulle patenti, illeciti sulle revisioni, illeciti pure sulle licenze nautiche, illeciti su decine e decine di ore di straordinari segnate e lautamente pagate, ma mai veramente fatte.

L’inchiesta e le accuse

Si scopre così che Pisoni è a libro paga di una serie di autoscuole comasche (in particolare l’autoscula Luigi, l’autoscuola Catelli e la Albini). A lui i responsabili di queste agenzie garantiscono non solo contanti, ma pure il pieno dell’auto gratis e il conto del parrucchiere in una circostanza, oltre a cene e altri benefit. In cambio Pisoni svende il proprio ruolo al migliore offerente. Ad esempio, durante le sedute dei testi per i camionisti è stato ripreso dalle telecamere della Procura - il pm che ha coordinato l’intera indagine è Massimo Astori - a compilare le risposte al posto dei candidati. E dopotutto queste erano le indicazioni che le autoscuole davano ai clienti: «Sempre lui c’è, sempre e solo lui (viene intercettato uno degli indagati, mentre parla con un camionista. Il riferimento a lui è ovviamente Pisoni ndr). Ma comunque, quando non sei sicuro, lasciala così (la scheda con i quiz, ndr), che ci pensa lui... Capito?».

Il limite dei 70 anni

L’ex direttore della Motorizzazione di Como - che se si trova nelle condizioni in cui è, sul fronte dei tempi d’attesa per le patenti, è anche a causa sua - ha già trascorso quasi un anno in carcere, in custodia cautelare. E nel calcolo della pena residua da scontare in carcere quel pregresso è già stato detratto. Insomma, a vedere l’anagrafe Pisoni, oggi 65 anni, rischia di dover aspettare di festeggiare i 70 anni per provare a chiedere di scontare il resto della pena ai domiciliari.

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