Muggiò, è doloso l’incendio all’ex palazzetto dello sport

Muggiò Forse una bravata all’origine del rogo che ha provocato sabato il crollo di una parte del tetto del complesso - Ora si pone il problema sicurezza, come per la struttura della vicina piscina

Non ci sono più molti dubbi sull’origine dolosa dell’incendio che nel tardo pomeriggio di sabato ha inferto il colpo di grazia al vecchio palazzetto di Muggiò, in via Sportivi Comaschi.

A prendere fuoco è stato un cumulo di materiale dal quale le fiamme si sono rapidamente estese al resto della struttura, determinando anche il crollo di una parte del tetto. Poco male, visto che l’impianto andrà comunque raso al suolo, e però preoccupa sapere che qualcuno sia entrato nella struttura e abbia appiccato il fuoco probabilmente senza un movente preciso, se non quello di poter assistere alle conseguenze della impresa.

Esclusa l’eventualità che possa essersi trattato di un incidente, involontariamente innescato dal solito senzatetto accampato che perde il controllo del fuoco con il quale si sta preparando da mangiare; non risulta che siano state rinvenute tracce di giacigli, né di cibo, nessun materasso o sacco a pelo che lascia aperta un’eventualità di questo genere.

La struttura è il regno incontrastato di desolazione, abbandono e rovina, che peraltro ne varcano agevolmente i cancelli, visto che dall’altra parte della piazza d’Armi (ricoperta di un’erba verdissima, causa mancato Luna Park) l’edificio della piscina versa in condizioni forse non analoghe ma senz’altro non rassicuranti. In entrambi i casi diventa a questo punto prioritario il tema della sicurezza, tanto più che in piscina qualcuno mesi fa ci era anche già entrato. Mettere piede dentro al palazzetto, anche solo per una goliardata, potrebbe rivelarsi molto pericoloso. Parte dello stabile è ancora a rischio crollo, c’è la possibilità concreta di farsi male a ogni passo.

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