Muratore ucciso dal crollo di un muro: patteggiano in quattro

San Bartolomeo L’infortunio mortale era avvenuto nel pomeriggio del 16 settembre 2019. Pene tra gli otto e i dieci mesi per i datori di lavoro e il progettista

Muratore ucciso dal crollo di un muro: patteggiano in quattro
L’intervento dei vigili del fuoco a San Bartolomeo nel settembre del 2019

Rosario Lo Bue era un muratore di 57 anni di Cima, frazione del comune di Porlezza. Nel primo pomeriggio del 16 settembre 2019, perse la vita mentre era al lavoro nei pressi di un muro di contenimento di un cantiere a San Bartolomeo. L’uomo, che si trovava in compagnia di un collega che riuscì miracolosamente a salvarsi lanciandosi in una vicina scarpata, era rimasto sepolto sotto una valanga di pietre e terra nei pressi di Oggia, in territorio appunto del Comune di San Bartolomeo Val Cavargna.

Una vicenda drammatica, l’ennesima morte sul lavoro di questi anni, che nelle scorse ore è finita davanti al giudice dell’udienza preliminare Walter Lietti che ha ratificato i patteggiamenti chiesti dai quattro indagati, con pene comprese tra gli otto e i dieci mesi.

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