Natale, è già polemica
sulle casette in piazza
«Sicurezza garantita»

Como: gli organizzatori della Città dei Balocchi presentano il piano. Brunati: «Restiamo a disposizione di Comune e autorità». Dubbi tra i comaschi. Torneranno i sensi unici pedonali

Gli organizzatori de “La città dei Balocchi” hanno fatto avere al Comune il piano sicurezza che a palazzo attendevano da qualche giorno. Si tratta di una relazione di una ottantina di pagine in cui il Consorzio Como Turistica riassume i criteri che si intendono adottare per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione.

Cosa dice il piano

La tensione - come confermano tutti gli interlocutori - è molto alta. L’incremento dei contagi non aiuta, tanto che in via Vittorio Emanuele si fa strada anche il fronte dei perplessi, per non dire dei contrari, di coloro che, detto in soldoni, sarebbero più contenti di rimandare tutto al prossimo anno: «Abbiamo fatto il possibile per mettere a punto un lavoro completo - dice Daniele Brunati, patron della manifestazione -. Per il momento siamo in zona bianca e sulla eventualità di rimanerci abbiamo operato le nostre scelte. Restiamo a completa disposizione del Comune e delle autorità». Il piano dovrà essere valutato tra lunedì e martedì dalla prefettura, nel corso di una riunione tecnica del comitato per la sicurezza. Il tempo stringe, visto che l’esordio della manifestazione è in programma sabato 27 e che i giorni a disposizione per apportare eventuali correttivi non sono molti.

Il piano sicurezza è stato reso noto soltanto in parte. È certo, per esempio, che quantomeno per gli accessi a piazza del Duomo torneranno i percorsi pedonali obbligati dello scorso anno: si entra cioè da piazza Grimoldi e da via Pretorio e si esce da via Cinque Giornate e da via Ballerini. Nel piano sono indicati percorsi e vie di fuga. Si è calcolata una media di due visitatori per metro quadro, vale a dire circa 1500 pedoni cui sarà consentita la presenza contemporanea in piazza. La domanda è se basterà o meno. E soprattutto se le casette, che sarebbero nello stesso numero delle precedenti edizioni, non rappresentino di per sé un potenziale pericolo di assembramenti. L’organizzazione, che ne ha esteso la dislocazione su una superficie più ampia - di fatto allontanandole le une dalle altre -, ritiene che già così possa bastare ma non è escluso che da questura e prefettura arrivino indicazioni diverse.

Mascherine obbligatorie?

Difficile anticiparle ma qualcuno, in Comune, caldeggia per esempio l’introduzione di un numero chiuso per piazza Cavour o l’obbligo di esibire un green pass all’entrata o ancora, sulla falsa riga di quanto deciso dal sindaco Beppe Sala a Milano per gli “O bei o bei”, un’ordinanza che imponga l’utilizzo di mascherine anche all’esterno (obbligo che a quel punto potrebbe essere esteso a tutta la manifestazione, anche all’esterno del perimetro di piazza Cavour).

Si vedrà. Sul campo gli organizzatori hanno annunciato la possibilità di mettere settanta steward, che sorveglino afflussi, deflussi e il rispetto delle regole. Il piano è stato valutato dagli uffici del Comune, che nel corso di una riunione in programma l’altroieri hanno mosso ciascuno chi un rilievo, chi più d’un rilievo, chi nessuno. La palla passa alla prefettura.
S. Fer.

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