Cronaca / Como città
Mercoledì 01 Ottobre 2025
«No alla chiusura delle scuole», la protesta torna nel cortile di Palazzo Cernezzi
Questa sera Oltre trecento manifestanti, tra genitori, insegnanti e componenti dei comitati, riuniti questa sera in occasione del voto del consiglio sulle chiusure delle primarie di via Sinigaglia e di Ponte Chiasso
Como
Oltre trecento persone, tra cui almeno un centinaio di bambini, ieri sera si sono riunite nel cortile antico di Palazzo Cernezzi per protestare contro la decisione della giunta di chiudere due scuole primarie, quelle di via Sinigaglia e di Ponte Chiasso, l’accorpamento dell’asilo di Salita Cappuccini alla primaria di via Montelungo e il trasferimento definitivo dell’asilo Sant’Elia nella primaria Gobbi.
. Video di Fabrizio CusaScuole da chiudere:la protesta delle famiglie.
Tensione e polemiche
Il corteo si è riunito dapprima in via Perti e poi, uno dopo l’altro, bambini in testa, tutti i manifestanti sono entrati nel cortile del Comune, presidiato dagli agenti della polizia locale, accompagnati anche dai consiglieri comunali che hanno dovuto farsi strada nella folla per salire al piano superiore ed entrare in aula consiliare dove, nel frattempo, prendeva il via la seduta del consiglio durante la quale proprio il piano di riorganizzazione delle scuole era all’ordine del giorno ed è stato approvato.
. Video di Toppi MartinaScuole da chiudere: la protesta delle famiglie
Ieri sera non erano presenti in aula i consiglieri di maggioranza Paola Tocchetti, Emilio Casati e Camilla Veronelli (tra le fila della minoranza assenti Antonio Tufano per FdI e Barbara Minghetti per Svolta Civica) e in precedenza, nella commissione durante la quale è stata presentata la delibera messa al voto ieri sera, una consigliera di maggioranza, Arianna Pellegatta, si è astenuta, mentre la consigliera Cecilia Casella, anche lei di maggioranza, era assente e si è fatta sostituire. Durante la manifestazione cartelloni e cori - tra cui anche «Vergogna» e «Dimissioni», dopo la richiesta fatta al sindaco di affacciarsi alla finestra di Palazzo Cernezzi, ignorata - hanno riempito il cortile. “La vera libertà nasce dalla conoscenza, ecco perché si va a scuola” si leggeva su uno striscione. E ancora: “Ponte Chiasso - Corridoni, il sindaco: gli autosili servono, le scuole no. Vergogna!”. E poi applausi e cori così rumorosi da coprire gli interventi in corso da parte dei politici in aula.
. Video di Fabrizio CusaScuole da chiudere:la protesta delle famiglie.
Cori e striscioni
Ai cori e alle richieste il sindaco Alessandro Rapinese ha risposto in aula nel corso delle comunicazioni preliminari e di fronte a una piccola delegazione di rappresentanti delle famiglie: «Io mia figlia a una manifestazione in Comune a dare del buffone o cose del genere al sindaco e alla giunta in un palazzo comunale non l’avrei mai portata - ha detto - e non ho mai usato mia figlia per fini politici. Ma c’è chi non ha nemmeno questo pudore ed educa i propri figli come vuole e anche loro stessi sono il risultato di un’educazione simile». Poi, ha aggiunto: «E magari sono gli stessi che ora parlano in quest’aula e che non possono farlo... Se dovessero vincere le elezioni potranno farlo. Secondo me non arriveranno nemmeno al 2%, e che bello sarà dopo le elezioni vedere le loro facce».
. Video di Fabrizio CusaScuole da chiudere:la protesta delle famiglie. L'intervento di Vincenzo Falanga.
Prima, accompagnati da microfono e cassa, i portavoce delle famiglie e dei docenti riuniti in Comune, oltre diversi singoli cittadini e i vertici locali di Pd e FdI, hanno preso la parola e si sono rivolti alle persone presenti, a partire da Mira Bianchi, docente della Corridoni, che ha spiegato il senso dei tanti fiori di carta sventolati e distribuiti tra i consiglieri, tanto che all’inizio del consiglio qualcuno li ha anche mostrati dalle finestre dell’aula: «Tutti insieme noi siamo la primavera della Corridoni, una resistenza gentile all’inverno». E sulla gentilezza ha insistito anche Vincenzo Falanga presidente dell’associazione Nova Como che ha organizzato la protesta insieme al comitato guidato da Umberto Fumarola, Como a misura di famiglia, e ai presidenti di alcuni consigli d’istituto: «Siamo il popolo della gentilezza - ha detto Falanga - dell’educazione e del rispetto e vogliamo combattere l'arroganza e la prepotenza di questo Comune con la gentilezza».
. Video di Fabrizio CusaScuole da chiudere:la protesta delle famiglie. L'intervento di Simone Molteni.
. Video di Fabrizio CusaScuole da chiudere:la protesta delle famiglie. L'intervento di Mira Bianchi.
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