Non riesce a mostrare l’abbonamento. Studentessa di 14 anni cacciata dal bus

La denuncia Il padre: «Si era offertadi comprare il bigliettol’autista l’ha fatta scendere». Asf: «Verificheremo»

Cacciata dal bus senza troppi complimenti, e con tanto di urla al seguito, per non essere riuscita a mostrare l’abbonamento all’autista. È la disavventura che ha visto protagonista una studentessa di 14 anni. A raccontare l’episodio è il padre della giovane: «Oggi mia figlia, uscita dall liceo Volta» dov’è al primo anno «con due ore di anticipo per l’assenza di un docente, ha preso l’autobus della linea 8 in partenza da piazza Vittoria alle 11» per tornare verso casa.

«Alla richiesta» da parte dell’autista «di esibire l’abbonamento, mia figlia ha riscontrato un problema nel mostrare l’abbonamento per mancanza di connessione del cellulare», dove la giovane tiene la tessera per viaggiare sul bus. Un «abbonamento - garantisce il padre - ovviamente regolare e verificabile in qualsiasi momento». Subito la situazione si è fatta tesa a bordo: «Il conducente - denuncia il genitore - ha iniziato a inveire. Lei, scusandosi per l’inconveniente, si è offerta di comprare subito un titolo di viaggio, nonostante avesse l’abbonamento, per placarlo». Ma l’autista, stando al racconto della ragazza, «alterato nella voce, ha detto di aver finito i biglietti a bordo e, continuando a inveire, ha letteralmente buttato mia figlia giù dall’autobus».

La ragazza è così scesa, scossa e «disorientata, perché non conosceva il luogo dove si trovava». Così «ha fermato una signora, un’insegnante dell’Istituto Pessina, che con grande cortesia l’ha condotta nella sua scuola e le ha permesso di chiamare a casa» visto che il telefono cellulare ancora non funzionava. «Non conosco il nome di questa docente - sottolinea il padre - ma la ringrazio di cuore».

Il genitore, con toni assolutamente cortesi, commenta: «Capisco assolutamente la necessità di verificare i titoli di viaggio, che devono essere mostrati nonostante le difficoltà tecniche, ma non posso giustificare la modalità dell’intervento: è lecito che il conducente di un mezzo di trasporto pubblico scarichi dall’autobus in un luogo a lei sconosciuto una minorenne che utilizza quotidianamente tale mezzo di trasporto per il percorso casa-scuola?». Dal canto suo Asf, attraverso l’ufficio stampa, ha spiegato: «L’azienda sta effettuando una verifica puntale interna, per chiarire le dinamiche dell’accaduto, con il personale preposto».

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