Non vedente derubato sul bus: «Forse il ladro mi ha seguito»

Breccia Ottantenne comasco alleggerito del portafogli con 70 euro e tutti i documenti

«Alla fine mi hanno preso forse settanta euro che c’erano nel portafoglio, più tutti i documenti. Ma devo ringraziare gli agenti di polizia, sono stati angeli, mi hanno seguito da subito, aiutato a bloccare le carte di credito e quelle postali, mi hanno accompagnato per ore riportandomi anche a casa».

Il signor Francesco Palmese, non vedente, abita a Breccia e ha già passato gli ottant’anni. Nella giornata di martedì era a bordo di un autobus della linea 1 che, in arrivo dall’ospedale Sant’Anna, era diretto in piazza Camerlata. «Dovevo andare in banca per svolgere alcune mansioni», ci racconta entrando poi nel cuore del furto subito e delle modalità attuate, per mettere in guardia eventualmente anche altri anziani come lui che utilizzano i mezzi pubblici.

Il resoconto

«Ho aspettato il bus in via D’Annunzio – prosegue – Erano le 8.50. Sono salito alla fermata vicino a Villa Giulini di Lazzago. C’era gente sul pullman. Poi, arrivato nei pressi di Camerlata, mi sono avvicinato all’uscita. Ho sentito un colpo, pensavo che potesse essere la conseguenza di una frenata un po’ brusca. Poi però mi sono accorto che il portafoglio non c’era più. L’avevo messo nella tasca della giacca, chiudendola anche con il bottone».

Il pensionato non riesce a capire come possa aver saputo il ladro della presenza del portafoglio, che dice di non aver estratto mentre era sul bus: «Forse mi seguiva – dice – Forse ha provato prima a toccare la tasca sentendo che dentro c’era il portafoglio. Però quando ho provato a prenderlo non c’era più niente. Avevo dentro forse una settantina di euro, poi tutte le carte e i documenti». Ed è qui che si entra nel cuore di quello che l’ottantenne di Breccia vuole dire: «Abbiamo una polizia eccezionale, ed ogni tanto dobbiamo dirlo e bisogna ricordarselo – dice il signor Francesco – Gli agenti erano mortificati, quasi dovevo consolarli io per quello che mi era successo. Hanno fatto davvero il possibile e l’impossibile per aiutarmi. Mi hanno portato in banca per bloccare la carta rubata, poi in posta a Breccia per aiutarmi con la PostePay. Mi hanno spiegato come fare con i documenti, poi alla fine, quando erano già le 13, mi hanno anche riportato a casa in auto. Una professionalità e una gentilezza enormi. Non posso che ringraziarli perché comunque, un furto del genere, per me è stato un trauma».

Verifiche sulle telecamere

Le indagini sono ora in corso. La speranza è che qualche immagine possa essere rimasta nelle videocamere di sicurezza dei bus. Il pensionato era salito all’altezza di Lazzago, nella corsa che alle 8.50 passa da via Gabriele D’Annunzio a Breccia per poi scendere verso Camerlata seguendo la Varesina. Il furto sarebbe tuttavia avvenuto proprio all’ultimo momento, poco prima di scendere nei pressi dell’Esselunga di via Pasquale Paoli. Qui, stando al suo racconto, l’ottantenne avrebbe sentito lo scossone che si è poi rivelato essere dovuto all’azione del ladro.

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