Novantenne truffata a Sagnino. «Ci paghi per salvare suo figlio»

La denuncia Pensionata contattata da un falso poliziotto. Via soldi e gioielli. I malviventi: c’è stato un incidente, serve denaro per evitare conseguenze

Como

Ancora una truffa. Ancora un anziano vittima di malviventi che non si fanno scrupoli. L’ultimo episodio di una interminabile sequenza di denuce è accaduto lunedì a Sagnino, alla mattina. Una donna di 93 anni è stata contattata al telefono da un uomo che ha finto di essere un funzionario della Questura di Milano.

Quest’ultimo, seguendo un canovaccio tristemente noto, ha iniziato a parlare con l’anziana riferendo – parola più parola meno, ma sempre con una grande abilità – di un incidente di cui il figlio era stato vittima, con anche successivi problemi all’auto. Per questo motivo, servivano soldi da girare immediatamente al parente, denaro contante o anche gioielli che un emissario della Questura avrebbe fatto avere al figlio passando appositamente a ritirarli a domicilio.

La denuncia

Il contatto è avvenuto poco dopo le 9 del mattino. E puntualmente, dopo questa telefonata, un complice del truffatore si è presentato alla porta dell’anziana dicendo di essere stato mandato da Milano proprio per recuperare soldi e beni da portare al figlio. La pensionata ha consegnato quanto chiesto, pensando in questo modo di aiutare a risolvere la questione che le era stata descritta come complessa. Invece era semplicemente incappata nell’ennesima truffa di questo tipo avvenuta sul territorio della città di Como.

L’allarme non è stato lanciato subito ma è stato il figlio, al pomeriggio, ad accorgersi di quello che era successo alla madre chiedendo l’intervento dei Carabinieri. A Sagnino sono così giunti i militari del Radiomobile che hanno raccolto la testimonianza della vittima dando il via alle indagini. Al momento non ci sono tracce dei truffatori. La speranza è che almeno l’uomo passato a ritirare la refurtiva possa essere rimasto in qualche telecamera, ripreso dagli occhi elettronici presenti sul territorio. Il danno arrecato alla signora di 93 anni di Como non è stato ancora quantificato.

Avvisi che invitavano i residenti a prestare attenzione ai truffatori sono poi stati diffusi anche sui social da cittadini che avevano saputo quanto era in precedenza accaduto.

Le frodi più comuni

Le raccomandazioni da parte delle forze di polizia è sempre lo stesso, rivolto principalmente alle persone più anziane: mai aprire la propria porta di casa a persone sconosciute e soprattutto mai consegnare denaro o preziosi a chi si presenta fingendo di voler aiutare.

Proprio in queste ore tra l’altro i Carabinieri avevano lanciato un ennesimo avviso contro questi reati. Tra le truffe che ancora persistono sul territorio – avevano sottolineato – tre sono quelle più diffuse: il finto carabiniere o poliziotto (come nel caso di Sagnino) che richiede denaro per evitare asserite conseguenze a parenti. Quella del finto tecnico dell’acquedotto che invita le vittime a nascondere gioielli con la scusa di una falsa “contaminazione”, e quella delle operazioni bancarie fraudolente, con l’invio di messaggi ingannevoli per indurre ad eseguire bonifici in favore dei criminali.

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