
(Foto di archivio)
L’inchiesta Nuovo elemento dalle indagini sul professionista arrestato dalla Finanza. Dietro al gesto ripreso dalle telecamere ci sarebbe un debito non pagato di tremila euro da parte del proprietario delle moto
C’è un ulteriore elemento che è emerso in queste ore dopo la notizia dell’arresto del commercialista con studio in via Diaz, Gianpaolo Palmiero, 51 anni, portato in carcere ad inizio settimana per presunti reati fiscali dopo una indagine della guardia di finanza di Olgiate Comasco e della procura di Como, coordinata dal pubblico ministero Massimo Astori.
Il professionista infatti, di recente – e sempre nell’ambito della propria attività – aveva avuto problemi con la giustizia che avevano portato ad aprire un fascicolo di indagine per l’ipotesi di reato relativa addirittura ad un tentativo doloso di incendio. Secondo quanto ritenuto dalla squadra Mobile della Questura, il commercialista il 17 giugno scorso aveva dato fuoco ad una serie di moto che si trovavano parcheggiate all’esterno di una officina di Tavernerio gestita da un suo cliente.
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