Oggi l’addio a monsignor Maggioni
«Un uomo libero e di grandi valori»

Alle 10 i funerali in cattedrale presieduti dal vescovo e con la diretta video via web. Cordoglio delle Acli e dell’amico Renzo Salvi: «Partendo dalla Parola districava la complessità»

Una acuta ma sempre amabile ironia è la cifra distintiva di monsignor Bruno Maggioni per molti che lo hanno conosciuto. Biblista di altissima levatura, studioso generoso di ciò che sapeva e soprattutto insegnante al liceo Giovio, al Seminario di Como e all’università Cattolica di Milano, don Bruno Maggioni è mancato giovedì 29 ottobre a 88 anni per un aggravamento delle condizioni di salute già compromesse.

Oggi il saluto in Cattedrale alle 10 con la presidenza del Vescovo monsignor Oscar Cantoni. Alle ore 9.30 si pregherà il Santo Rosario di suffragio.

L’accesso alla Cattedrale sarà possibile dalle 9.20 solo dal portone centrale e fino a esaurimento dei posti limitati in rispetto della normativa sanitaria vigente. Per garantire a tutti la possibilità di partecipare alle esequie, i funerali saranno trasmessi in streaming sul canale YouTube de “Il settimanale della diocesi” e della Cattedrale . In molti vorranno essere partecipi al suo ricordo perché lo hanno conosciuto come professore nei diversi contesti oppure attraverso i suoi testi «molto coinvolgenti perché riflettono la stretta unione tra lo studioso e la dimensione umana del credente, - spiega Adriano Pessina, ordinario di filosofia morale e suo collega alla Cattolica - e testimoniano un approccio critico e una grande libertà di pensiero». Ortodosso per competenze, ma originale per la capacità di accostare la Bibbia, i testi, alla realtà umana, sociale, contemporanea. Di questo gli sono grate le Acli: «Ci lascia un grande biblista, teologo di una morale non catechistica, ma di grande spessore valoriale. Che ha accompagnato e orientato negli anni anche il percorso di ricerca delle Acli di Como. Tanti aclisti hanno trovato in lui un fratello nella fede che con sapienza, serenità e modestia ha saputo incoraggiare e guidare la ricerca biblica come formazione della coscienza cristiana di donne e uomini impegnati nel sociale».

In questa prospettiva il ricordo, affettuoso, dell’amico Renzo Salvi, presidente associazione Amici della Cittadella, dirigente Rai e docente a Brera, che ha ripercorso il suo legame con don Bruno Maggioni a partire dal primo incontro, al secondo anno al Giovio, dove lo trovò in cattedra come insegnante di religione. Un legame che non si è più sciolto ed è proseguito nel corso degli anni ’70 e ’80 e dell’impegno sociale nel mondo Acli. «Spesso chiedevamo il suo consiglio e arrivava la citazione precisa, il riferimento testuale, puntuale». C’è una chiave che restituisce in una luce originale la figura di Maggioni. «Lui biblista, docente di scrittura ai seminari diocesani, era impegnato nelle attività dei gruppi di missione e spesso partiva per l’Africa. Si fermò solo per motivi di salute».

C’è poi lo scrittore e attraverso la lettura dei suo libri si fa esperienza dei significati delle Scritture in modo accessibile a tutti. «Leggendolo, il pensiero fluisce con molta semplicità - spiega Salvi - perché è centrato sulla Parola, è da questa che parte ogni suo pensiero. Questa era la logica con cui affrontava le questioni del presente, come il tema del lavoro. Sempre attraverso un testo tratto dalla Bibbia dava il fondamento e la possibilità di districare la complessità». Bruno Maggioni aveva uno sguardo di ampia prospettiva. Diceva «correte dietro all’economia, ai cambiamenti rapidi, ma non è questo il tempo, il modo e il ritmo con cui guardare alla Storia. Attraverso la Parola si discriminano gli eventi, per comprenderli».

Nel 2007 dall’allora sindaco di Rovellasca Francesco Cattaneo aveva ricevuto la benemerenza civica: «Era uno dei rovellaschesi più noti - lo ricorda il sindaco Sergio Zauli - e una figura di riferimento».

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