Oro, diamanti, vestiti e profumi di marca. Ecco cosa hanno rubato i ladri acrobati

Via Borsieri Tutta le refurtiva trovata in possesso dei due giovani arrestati dalla polizia. E spuntano anche le ricetrasmittenti utilizzate per tenersi in contatto

È stato quantificato nel dettaglio il bottino dei due ladri acrobati arrestati dalla polizia nella serata del 3 gennaio in centro città. Gli agenti delle volanti e della squadra Mobile, hanno ispezionato sia lo zaino nero abbandonato da Marku Granit (28 anni, albanese) prima di essere arrestato, sia il marsupio che era in possesso del suo complice, Julina Buschi (30 anni, sempre in arrivo dall’Albania) dopo che quest’ultimo, nel tentativo di fuggire, era precipitato dal quarto piano del palazzo posto al civico 26 di via Borsieri.

Nelle mani degli agenti della Questura era finita anche l’autovettura presa a noleggio «da un amico», ha raccontato Granit al giudice delle indagini preliminari che lo interrogava, e che all’interno aveva anche oggetti che sono stati posti sotto sequestro. Ma andiamo con ordine, partendo da quando c’era nello zaino, che era in possesso di Granit: gli agenti hanno recuperato – contestando la ricettazione – un paio di occhiali da sole di marca Gucci, 190 euro in contanti tenuti in un portafoglio anche questo di marca e due confezioni di costosi profumi.

Con l’auto a noleggio

Materiale che va ad aggiungersi al provento del furto nell’appartamento di via Torriani 25, ovvero un giubbotto nero e una camicia a scacchi, entrambi di marca, e uno zaino. Dall’appartamento si via Dante – uno dei tre presi di mira dai ladri – erano invece scomparsi una catenina in oro giallo, due medagliette d’oro, una collana d’argento e ulteriori due oggetti (medaglie) in oro. Nel marsupio tenuto da Bushi c’era invece un anello in oro bianco e diamanti. Infine, nella macchina che i due avevano preso a noleggio da una società del Trentino Alto Adige, parcheggiata nei pressi del Santuario del Crocifisso, gli agenti delle volanti e della squadra Mobile hanno recuperato poco meno di 300 euro contanuti in un portafoglio di marca Gucci, e due cellulari di marca IPhone e Samsung. Tutto materiale che è stato posto sotto sequestro in attesa di raccogliere tutte le eventuali denunce di altri cittadini comaschi.

Da segnalare anche che nel corso dell’interrogatorio che si è tenuto in carcere nella giornata di giovedì, assistito dall’avvocato Christian Mazzeo, Granit ha fornito pure una spiegazione delle modalità con cui i due ladri albanesi agivano. Entrambi tenevano una radiolina ricetrasmittente – sono infatti state recuperate dalla polizia – che serviva a quello che faceva da palo, che rimaneva all’esterno, per avvisare il complice dell’arrivo di eventuali problemi oppure del rientro dei padroni di casa.

Fuga dalle grondaie

Per il resto, i due malviventi passavano spesso dalle grondaie, veri e propri ladri acrobati insomma, tanto che anche in via Dante erano stati notati – sempre nel pomeriggio del 3 gennaio – appesi ad una grondaia. Un cittadino aveva dato subito l’allarme segnalando alla polizia quei due soggetti, uno vestito di scuro e uno di verde chiaro, che sono poi stati ritrovati tra via Torriani e via Borsieri venendo entrambi arrestati. Anche se il secondo, ancora ricoverato in ospedale ma in continuo miglioramento, deve ancora essere sentito dal giudice delle indagini preliminari. Ad ammettere tutto anche per lui - «si, sono stato io a fare quei furti e con me c’era anche Bushi» - ci ha già pensato però il complice.

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