
Cronaca / Como città
Sabato 24 Maggio 2025
A rischio l’accordo che permette alle associazioni sportive comasche di utilizzare il Palasampietro
Sport Il Comune sta valutando di non rinnovare la convenzione per il palazzetto di Casnate. Mastrapasqua (Basket Como): «Troppa incertezza». Larotonda (Ginnica96): «Atlete in difficoltà»
La volontà del Comune di far saltare la convenzione che permette a cinque società sportive comasche di allenarsi e gareggiare all’interno del palazzetto di Casnate preoccupa famiglie e atleti. La scadenza della concessione triennale è fissata per il 30 giugno, ma già da diverse settimane il sindaco Alessandro Rapinese ha convocato le società ospitate a Casnate per discutere del futuro.
Canone da 60mila euro
La convenzione triennale è stata sempre rinnovata dal 2013 in poi
Un futuro presentato loro con un punto interrogativo. La convenzione, stipulata nel 2013 in seguito alla chiusura del palazzetto di Muggiò, con il Comune di Casnate, proprietario del Palasampietro, aveva permesso a Palazzo Cernezzi di prendere in affitto gli spazi del palasport per gli atleti delle società comasche, dietro il pagamento di un canone annuale, pari a 60mila euro più le utenze. Un costo che ora però il Comune ritiene troppo elevato e che sta quindi valutando di tagliare. La decisione definitiva tuttavia non è ancora stata comunicata al sindaco di Casnate, Anna Seregni, che è però a conoscenza della vicenda.
A Rapinese le società coinvolte hanno chiesto soluzioni alternative, al momento però giudicate inadatte alle esigenze dettate dai campionati e dalle caratteristiche degli sport stessi. Ma i tempi stringono e se è vero che la convenzione triennale scade tra un mese circa, le società scalpitano già ora per capire come gestire le iscrizioni ai campionati del prossimo anno.
«Le altre palestre disponibili sul territorio comunale non vanno bene per le partite, l’unica valida era quella di via Giulini che infatti prima era gestita da quattro società diverse, mentre ora ne ospita solo una - commenta Luciano Mastrapasqua, presidente di Basket Como, società sportiva che segue un gruppo di giovani cestiste e un gruppo di giocatori con disabilità - A Casnate noi disputiamo solo le partite delle ragazze, per il resto vaghiamo da tempo di palestra in palestra... se ci tolgono anche il palazzetto di Casnate non sapremo davvero più come fare e in questa incertezza non so nemmeno come muovermi per l’iscrizione al campionato dell’anno prossimo».
Una decisione a inizio giugno
Condivide la sua preoccupazione anche Stefano Rossi della Pallacanestro Antoniana, che coinvolge giocatori adulti: «Il Palasampietro è imprescindibile per lo sport cittadino, non essendoci ancora un altro palazzetto come quello di Muggiò ed essendo gli spazi omologati dalla federazione ridotti. Ci auguriamo che la politica resti sensibile nei nostri confronti, dal momento che, come società, non siamo a Casnate per ambizione ma perché dopo la chiusura di Muggiò ci è stata proposta questa soluzione».
La presidente di Ginnica96, Antonella Larotonda, conferma il quadro: «Se dovesse saltare il Palasampietro, non sapremmo dove altro fare alcune tipologie di allenamenti ed esercizi di lanci che richiedono soffitti alti... peraltro questa situazione ha messo molto in crisi le nostre istruttrici. Noi abbiamo 750 atlete di cui 179 agoniste e ci siamo sempre adattati agli spazi a disposizione, ma questo di Casnate è davvero importante e ci auguriamo che la politica ne tenga conto».
La decisione definitiva del Comune dovrebbe essere comunicata ai primi di giugno.
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