Cronaca / Como città
Martedì 23 Dicembre 2025
Palestra Ronchetti, sospeso il bando
che premiava il volley
Il caso Il Comune decide di fermarsi in autotutela per evitare il rischio di un ennesimo ricorso al Tar. A protestare erano stati Comense e Basket Como
L’avviso per l’assegnazione della palestra “Ronchetti” di via Giulini è stato sospeso ieri dal Comune per 30 giorni.
L’atto è stato firmato dal dirigente del settore Patrimonio Giovanni Fazio che motiva lo stop scrivendo «in attesa dei dovuti approfondimenti tecnico/giuridici a seguito dell’istanza di sospensione in autotutela della procedura di affidamento in concessione della palestra comunale con diffida e formale preavviso di ricorso al Tar».
«Un atto di responsabilità»
A protestare erano stati la Polisportiva Comense e il Basket Como che già dopo la delibera di giunta di ottobre avevano annunciato che con la pubblicazione dell’avviso si sarebbero rivolti al Tar se necessario. Nel documento tra i criteri da inserire era previsto che la palestra dovesse essere destinata «a società sportive che garantiscano la partecipazione a campionato di livello nazionale di pallavolo» oltre all’«utilizzo dell’impianto tutti i giorni infrasettimanali dalle 8 alle 14 per sport diversi dalla pallavolo». Situazione poi riproposta nei documenti tecnici che hanno portato agli atti formali delle società e allo stop deciso ieri dal Comune. «Le palestre comunali, in quanto beni pubblici – fanno presente il presidente della Polisportiva Comense 2015 Guido Corti e il numero uno del Basket Como 1956 Luciano Mastrapasqua - devono essere messe a disposizione dell’intera collettività sportiva. Consentirne l’accesso a una sola disciplina, significa tradire sia lo spirito della Costituzione sia i principi cardine della riforma dello sport. Mettere a disposizione l’unica palestra cittadina omologata per i campionati federali di più sport, ad una sola disciplina sportiva, non è proprio quello che suggerisce la normativa. Se gli uffici hanno ritenuto di sospendere un procedimento basato solo sulle scelte politiche della giunta e di approfondire il discorso, piuttosto che ritrovarsi a doversi confrontare con l’ennesimo ricorso al Tar, è un grande atto di responsabilità e di competenza da parte dei dirigenti comunali». I due presidenti ribadiscono di non avere alcun problema con la pallavolo: «Meritatamente la società di volley è stata promossa in serie B e necessita di spazi adeguati, ma utilizza la palestra in esclusiva già da due stagioni e non può dare accesso ad altri nemmeno quando gioca fuori casa, per decisione di una politica che non ha mai nemmeno provato a considerare un’alternativa e che non conosce le regole pratiche dello sport».
Aspettando il palazzetto
E ancora: «Visto che passeranno ancora molti anni prima di vedere il nuovo palazzetto dello sport di Muggiò e che il Comune ha deciso di non rinnovare la gestione del Palasampietro, la speranza è che siano rispettate le reali necessità, in mancanza di alternative in città». Definiscono infine il possibile utilizzo dalle 8 alle 14 dei giorni infrasettimanali «solo una mancanza di competenza e conoscenza del mondo dello sport, comunque grave per un assessore allo sport».
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