Parapetti del lungolago, tempi più lunghi. La Soprintendenza: iter appena iniziato

Paratie L’ente nega di aver bocciato ufficialmente il progetto scelto da Regione e Comune. Non ci sono atti formali, si è solo avviato un dialogo. Difficilmente saranno pronti a febbraio

Parapetti del nuovo lungolago, i tempi rischiano di allungarsi ancora.

Mercoledì durante un sopralluogo le autorità regionali e comunali hanno spiegato che l’ultimo progetto per realizzare le protezioni è stato bocciato dalla Soprintendenza. In realtà dall’ente spiegano che non c’è stato uno stop formale, non esiste un atto firmato, e aggiungono che sui parapetti siamo ancora all’inizio dell’iter. E’ in corso una interlocuzione con i committenti, quindi Regione e Comune, per studiare l’intervento migliore sempre rispettando i vincoli paesaggistici.

Di fatto, non c’è ancora nulla di definitivo. Una volta che si è compreso che i parapetti storici con il caratteristico timone non potevano essere riutilizzati perché, normative alla mano, «scalabili», ovvero troppo bassi, la procedura è in pratica ripartita da capo. Le valutazioni e il dialogo avviato non sono scontati e hanno bisogno di tempo, è una partita molto delicata. Questo pur comprendendo che i cittadini e la politica abbiano voglia di chiudere l’annoso capitolo delle paratie riappropriandosi definitivamente del lungolago con tutti i suoi arredi.

Dalla Soprintendenza non forniscono dunque tempistiche e non garantiscono corsie preferenziali. Dalla Regione hanno sempre spiegato che, mandati in pensione i parapetti storici, si sta valutando una rosa di tre progetti con dei disegni volta più moderni. Il Pirellone ha mantenuto riserbo sul contenuto dei progetti e sui nomi dei progettisti incaricati, comunque la proposta che più è piaciuta è stata condivisa con il Comune e proprio il Comune l’ha sottoposta alla Soprintendenza, ente che però si è riservato di fare ulteriori approfondimenti.

Siamo ancora alle fasi iniziali, dunque, sarà poi necessario costruire un progetto definitivo, assegnare i lavori e produrre fisicamente le nuove protezioni. Difficile quindi che la consegna dei parapetti avvenga in parallelo alla consegna della passeggiata nell’area di piazza Cavour (slittata causa esondazione a fine febbraio) e del completamento del restante lungolago verso i giardini (previsto per la tarda primavera con dei lavori in corso però poco impattanti). Confermato invece l’avvio della produzione delle cinquanta panchine stile Ico Parisi affidate all’azienda lipomese Sampietro 1927.

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