Paratie, da Sant’Agostino a piazza Cavour in caso di esondazione pronte in un’ora: la spiegazione dell’ingegner Caloisi

Lungolago Ieri simulazione con i tecnici e il governatore. Un minuto circa per mettere le barriere di ogni cassetto e in caso di allarme si partirà da piazza Cavour

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Un’ora circa tra piazza Cavour e Sant’Agostino per issare la maxi barriera antiesondazione e un tempo variabile tra uno e due minuti per montare i tre pannelli orizzontali presenti in ciascuno dei cassetti “contenitori” collocati nella pavimentazione.

È questo l’esito della prova effettuata ieri mattina sul lungolago dai tecnici delle imprese che si sono aggiudicate l’appalto per il completamento della grande opera a cui erano presenti il presidente della Regione Attilio Fontana, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, gli assessori regionali Massimo Sertori (Enti locali) e Claudia Terzi (Infrastrutture), il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e il sottosegretario Fabrizio Turba. Alla prova ha partecipato anche il sindaco Alessandro Rapinese («in questi mesi - ha detto - c’è stata con la Regione un’interlocuzione proficua, rapida e risolutiva»).

Come funzionano

Le paratie antiesondazione, come previsto dal progetto, vengono installate manualmente. I tre pannelli metallici di protezione vengono estratti dal vano contenitore e saldati tra di loro in maniera da creare una barriera a difesa della città con altezza variabile in base al livello del lago previsto. Verranno installate lungo tutto il perimetro del lungolago e, in caso di allarme, vengono chiusi anche i due portoni stagni posizionati davanti alla darsena.

«Sarà un lungolago all’altezza di una città come Como - ha detto Fontana - e voglio ringraziare l’azienda che sta lavorando molto bene. Oltre all’utilità delle paratie bisogna ricordare la bellezza di questo lungolago, che riqualifica ulteriormente una città già bella come Como». Sui tempi per la conclusione del cantiere il governatore ha ribadito l’ultimo cronoprogramma. «Ho parlato con i realizzatori - le sue parole - e mi hanno confermato che l’apertura del primo tratto (da Sant’Agostino fino a piazza Cavour) avverrà per la fine di marzo di quest’anno mentre la conclusione totale è prevista per marzo dell’anno prossimo, ma come potete vedere stiamo lavorando alacremente».

I comaschi nelle ultime settimane hanno potuto vedere il lungolago che sta prendendo forma e adesso, dopo anni, si ha la percezione della fine dei lavori e di come sarà la parte più bella della città. «In questo primo tratto - ha spiegato l’ingegner Alessandro Caloisi, responsabile del procedimento - la pavimentazione è stabilizzata e proseguiremo. Bisognerà poi valutare con il Comune (che ha in carico la parte degli arredi intesi come fioriere, panchine, ma anche la pista ciclabile, ndr) la consegna di questa parte. L’obiettivo è fine marzo».

Per ora niente parapetti

L’ingegnere spiega anche che «per montare ciascuna sezione (composta dai tre pannelli, ndr) ci vogliono tra uno e due minuti a seconda del numero di uomini impiegati. Se ne consideriamo quattro, la sezione da piazza Cavour a Sant’Agostino è pronta in un’ora. Si dovrà intervenire in caso di allerta e c’è quindi un margine di tempo prima dell’evento. La parte da difendere maggiormente è piazza Cavour, da dove partirà il montaggio, per poi passare alle zone laterali».

Il nuovo lungolago al momento è senza parapetti. Quelli storici non sono sufficienti e c’è una questione da approfondire legata al rispetto delle normative. Ecco perché la passeggiata potrebbe aprire senza. «Il parapetto non faceva parte di questo appalto - conclude il tecnico - ma la Regione ha espresso la volontà di posizionarli e, su questo, sono in corso interlocuzioni con la Soprintendenza. Per l’apertura non esiste, dal punto di vista normativo, alcun obbligo di avere il parapetto. Saranno valutazioni da fare con il Comune».

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