In consiglio comunale interrogazione sui parcheggi. Nessi: «Il sindaco ne ha comprati quattro in primavera»

Sosta Il consigliere di Svolta Civica ha fatto un’interrogazione su alcuni posteggi situati in via Regina, zona in cui sono stati eliminati i posti bianchi. Il sindaco: «Negli anni ho investito in immobili e continuerò a farlo in futuro»

Como

Mentre in città prosegue la polemica sugli aumenti delle tariffe dei parcheggi che entreranno in funzione il primo gennaio (sia le tariffe “vulcano” a 3 euro l’ora anche di notte, che l’eliminazione di decine di posti bianchi oltre al pagamento anche nei giorni festivi), in consiglio comunale ieri sera il consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi ha parlato dell’acquisto da parte del sindaco Alessandro Rapinese di quattro stalli per posto auto in via Regina Teodolinda, al civico 17, in primavera. I posteggi sono situati in una zona della città da cui, con la modifica al regolamento sulla sosta di novembre, sono stati rimossi posti bianchi.

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Quelli acquistati dal sindaco la primavera scorsa sono posti privati precedentemente di proprietà della società Oikos Consulting e sono legati al centro commerciale di viale Innocenzo XI affittato alla Lidl. La società ha presentato già nel 2023 la richiesta di poter spertinenzializzare, ovvero slegare dal centro commerciale, venti posti e ha proceduto quindi con la vendita privata dei posteggi. Il procedimento però, a parere del consigliere Nessi, non sarebbe concluso in quanto la società non ha mai fatto pervenire a Palazzo Cernezzi l’indicazione delle nuove unità immobiliari a cui sono stati legati i parcheggi venduti.

La richiesta del consigliere

Una vicenda sulla quale Nessi ha chiesto chiarimenti alla giunta in aula consiliare specificando però che dal momento che quattro dei parcheggi in questione risultano essere stati acquistati dal sindaco, non riteneva opportuno che fosse Rapinese stesso a rispondere all’interrogazione. E infatti nel merito della vicenda è intervenuto l’assessore Maurizio Ciabattoni: «Nel merito, la questione che pone è già stata oggetto di un suo confronto diretto con gli uffici. La normativa vigente inoltre non attribuisce al Comune nessun potere autorizzativo discrezionale sul trasferimento del vincolo pertinenziale che Oikos può fare utilizzando la legge Tognoli, articolo 9 comma 5. La giunta non ha alcuna competenza in merito agli altri punti sollevati (il consigliere Nessi ha chiesto cosa intendesse fare la giunta in merito all’accertamento di chi ha acquistato i posti auto e le ragioni della mancata indicazione delle unità immobiliari a cui sono stati legati, ndr)».

La legge Tognoli citata dall’assessore Ciabattoni è la normativa che alla fine degli anni Ottanta ha introdotto la possibilità di realizzare parcheggi pertinenziali (box auto e posti auto) in deroga agli strumenti urbanistici delle amministrazioni, per far fronte alla crescente carenza di parcheggi nelle aree urbane, prevedendo agevolazioni e imponendo vincoli di destinazione d’uso e di trasferimento. L’articolo 9 della norma prevede che i parcheggi possano essere ceduti separatamente dall’unità immobiliare cui erano originariamente legati a patto che siano contemporaneamente destinati a un’altra unità immobiliare nello stesso comune.

La risposta di Rapinese: «Dato pubblico da tempo»

«Il quesito posto non ha avuto risposta secondo me - la replica del consigliere Nessi - La procedura è rimasta aperta, come si legge nella risposta che mi ha dato l’ufficio. Quindi mi sembra sia il minimo pretendere dall’amministrazione che ci sia un’indagine per vedere chi li ha comprati e come sono stati pertinenzializzati questi posti auto. Il fatto che l’amministrazione si chiami fuori da qualsiasi richiesta di indagine e accertamento che provenga dalla minoranza è purtroppo un ritornello a cui ci siamo abituati».

Oggi il sindaco Rapinese ha specificato che il 3 dicembre è stata pubblicata una dichiarazione sulla sua situazione finanziaria in cui è specificato anche l’acquisto dei quattro posti auto: «Il dato era già pubblico prima che il dott. Nessi lo comunicasse in aula - ha detto il sindaco e sul tema ha aggiunto - Negli anni ho investito tutte le mie risorse in immobili, esattamente come ho fatto nel 2025 e come continuerò a fare in futuro». Nel merito della vicenda, invece, il primo cittadino specifica che come indicato in uno studio del consiglio nazionale del notariato sulla disciplina dei parcheggi introdotta con la legge Tognoli la norma non richiede che lo spostamento del vincolo di pertinenzialità dei parcheggi debba essere autorizzato dal Comune né che la destinazione del parcheggio trasferito alla pertinenza di un’altra unità immobiliare debba essere indicata in un atto obbligatorio da presentare in Comune: in sostanza, l’unico requisito formale è la dichiarazione della destinazione del parcheggio alla pertinenza di una specifica unità immobiliare, diversa da quella originaria, nello stesso comune.

Nel merito dell’acquisto dei quattro posti auto invece il sindaco dichiara che: «Da politico infine aggiungo che, pensando proprio alle esigenze dei cittadini privi di posto auto privato, come lo ero io un tempo, la giunta Rapinese, prima in assoluto, quest’anno, anche alla luce della delibera di giunta odierna, non ha lasciato nessun comasco privo di posto auto privato senza la possibilità di ottenere un posto auto comunale».

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