Parla la compagna del comasco ucciso: «Strangolato? No, ha avuto un malore»

Il giallo in Moldavia La donna del mistero intervistata da una giornalista della tv del posto. «Era allegro. Dopo cena è uscito a giocare con il cane e io l’ho trovato per terra ormai morto»

«Strangolato? Con cosa? Perché l’ho alzato per il colletto quando l’ho trovato a terra?». La compagna moldava di Franco Bernardo, il pensionato comasco strangolato a morte il 31 maggio scorso in Moldavia, parla per la prima volta. E lo fa davanti alle telecamere di una tv del paese stretto tra Romania e Ucraina, anche se ha chiesto di non comparire in video. Una lunghissima chiacchierata, nel corso della quale la donna - 55 anni, un passato come addetta alle pulizie in un importante hotel di Como - respinge ogni sospetto e fa capire di non credere alla tesi dell’omicidio. Anche se l’autopsia compiuta in Italia parla chiaro.

La parte cruciale dell’intervista ricostruisce l’ultimo giorno di vita del pensionato nato e cresciuto a Lipomo, ma che ha vissuto decenni a Tavernola.

«Quel giorno - dice la donna nell’intervista alla televisione moldava - eravamo andati a Chisinău». Con loro anche una giovane, vicina di casa. Al ritorno « ho preparato la cena e abbiamo chiamato anche la nonna della ragazza che è venuta con noi e siamo rimasti qui (nel giardino della casa della compagna di Franco Bernardo ndr). Ci siamo stati parecchio perché stavamo parlando del mio compleanno, lui voleva mettere la musica e avevamo comprato delle maschere dalla Romania. Infatti è andato a prenderle e c’era un’aria di immensa allegria. Lui era molto contento e ci versava nei bicchieri un po’ di champagne, di limoncello».

«Era allegro»

Una serata tra amici, sembrerebbe intuire dalle parole della donna. Dopo cena «mi ha aiutato a sparecchiare e quando gli ho detto che avrei lavato i piatti lui ha deciso di andare a lavarsi. Quando è tornato ha detto che sarebbe uscito a giocare con il cagnolino e allora io sono andata a cambiarmi. Lui è andato fuori dicendo che tornava subito, gli ho chiesto con chi e mi ha detto con mio figlio e io sono andata in bagno».

Soltanto finito di lavarsi e uscita di casa la donna dice di essersi accorta della tragedia e di aver trovato Franco a terra, privo di sensi. «Ho afferrato le sue braccia per alzarlo, l’ho messo in ginocchio, era molto pesante. L’ho mosso un po’, l’ho spruzzato con dell’acqua, l’ho portato fino a qui (indica un punto all’esterno della casa ndr) e l’ho afferrato per il colletto per poterlo mettere a sedere e poi ho iniziato a schiaffeggiarlo. Ho chiesto ai vicini di chiamare l’ambulanza che è arrivata presto». Ma, ormai, non c’era più nulla da fare.

«Ha avuto una trombosi»

A questo punto la giornalista chiede: la stampa dice che l’uomo è morto strangolato... ecco come risponde la 55enne: «Con cosa? Perché l’ho alzato io tirandolo per il colletto? Ho chiesto anche io alla polizia da dove sono arrivate queste notizie e perché. I medici hanno detto che forse può aver avuto una trombosi».

L’intervista in Moldavia alla compagna del signor Bernardo conferma che la donna non è mai più rientrata in Italia, nonostante avesse detto che sarebbe rimasta in Moldavia meno di due settimane. «Mi hanno chiesto di aspettare che tutto sia finito prima di andarmene - dice nell’intervista - Non mi hanno ritirato nessun documento ma solo chiesto di aspettare. Io rispetto questa decisione perché non sono colpevole e non ho motivo di scappare».

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