
Cronaca / Como città
Mercoledì 25 Giugno 2025
Patria, il progetto cambia: «Ma rispetteremo i tempi»
Il restauro La Soprintendenza chiede nuovi saloni e una copertura diversa - Poi servirà una gara d’appalto. L’obiettivo: rivedere il piroscafo nel 2027
Il progetto di restauro del piroscafo Patria, che l’anno prossimo compirà cento anni, rispetto a quello presentato pubblicamente a novembre avrà una sistemazione diversa dei saloni interni, ma anche una copertura esterna molto più leggera.
Sono questi i contenuti più importanti dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra i vertici tecnici della Navigazione Laghi e i responsabili della Soprintendenza. Un’interlocuzione informale che ha tracciato la strada per arrivare a rivedere il piroscafo in acqua per la fine del 2027. La gara d’appalto è confermata entro l’autunno e gli interventi, che dureranno circa un anno e mezzo, dovrebbero partire nei primi mesi del prossimo anno.
Una priorità
«Siamo in linea con i tempi comunicati nel corso delle settimane passate – spiega il Gestore governativo Pietro Marrapodi -. Stiamo lavorando con il massimo impegno, ben sapendo quanto il piroscafo Patria rappresenti una priorità per il ministro Salvini e l’intero territorio lariano. Con la Soprintendenza competente abbiamo verificato la rispondenza delle proposte messe a tema da Navigazione Laghi secondo quanto suggerito ed indicato dall’organo territoriale del ministero della Cultura».
Tra le indicazioni Navigazione aveva tenuto conto anche di alcuni suggerimenti che erano arrivati dalla Famiglia Comasca, l’associazione che da decenni si batte per salvare il piroscafo. Nel dettaglio è stato analizzato tutto il progetto, con particolare attenzione agli arredi e alle nuove parti proposte e in grado di accogliere 450 passeggeri sui 900 originari.
«Sono state definite le sistemazioni dei saloni interni e dell’area di prora – prosegue Marrapodi - nonché la forma e dimensione della nuova sovrastruttura che risulta notevolmente alleggerita rispetto alla precedente proposta». E ora? Ci sarà l’ultimo passaggio autorizzativo prima della gara. «Restiamo in attesa di informazioni da parte della Soprintendenza finalizzate alla stesura definitiva della relazione paesaggistica che sarà loro rimessa entro i termini prefissati – conclude il gestore - e il passo successivo, come già comunicato, sarà quello di uscire con una gara pubblica entro l’autunno».
Un investimento di 4,5 milioni
I fondi disponibili, stanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono pari a 4,5 milioni di euro e sono vincolati all’intervento sul Patria. L’obiettivo è quello di partire con i lavori all’inizio del prossimo anno e dalla NavigLaghi avevano spiegato che, una volta aggiudicata la gara, verranno postati periodicamente sui social gli avanzamenti dei lavori in modo che tutti possano seguire il recupero del gioiello della flotta. Il varo ufficiale del piroscafo, con il nome di “Savoia”, avvenne il 31 luglio del 1926 e si spera, per quella data, di poter vedere le prime lavorazioni con l’imbarcazione “a secco”. Attualmente si trova attraccata davanti ai cantieri di Tavernola e ad aprile il Patria era stato ricoperto con un maxi telone fatto su misura «per evitare ulteriori depauperamenti all’imbarcazione». La scorsa estate erano stati effettuati interventi di ripulitura delle parti meccaniche, ma durante il restauro ci saranno molte parti da rifare, compresa la pavimentazione in teak, che in alcuni punti è talmente danneggiato da far vedere le parti sottostanti.
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